Sono momenti molto delicati sia per l’attuazione dell’accordo sulle Progressioni sia sulla riforma del FITQ e nonostante in questi mesi siano stati fatti molti passi avanti entrambe le questioni sono ancora ben lontane dall’essere definite. Questo in estrema sintesi il risultato della Riunione del Direttivo Regionale SAF che si è svolta ieri a Serrenti.
Sulle Progressioni occorre valutare con attenzione l’accordo firmato con la Direzione Generale del Personale e cercare di trovare soluzioni che lo adattino alle esigenze della nostra struttura. Questo compatibilmente con i pressanti vincoli disposti dalle norme di bilancio, dalle risorse disponibili, e dal blocco delle retribuzioni imposto dal Governo.
Un compito delicato che cercheremo di portare avanti con le Organizzazioni firmatarie del Contratto che, nonostante le enormi difficoltà, si sono assunte finora la responsabilità di cercare di portare a casa un risultato, che nonostante alcuni limiti, è probabilmente l’unico possibile.
Particolare attenzione e stata data negli interventi, per i casi dei colleghi che non possedendo i requisiti necessari per partecipare alla selezione, non potranno usufruire delle Progressioni, evidenziando il fatto che (come successo in passato) sarà molto più semplice trovare soluzioni (e risorse) in futuro per poche persone. Fermo l’impegno di valutare fino in fondo la possibilità di trovare soluzioni che anche senza risorse immediate diano almeno risposte di carriera.
Sul FITQ invece la norma di riforma, approdata di recente in Commissione, dovrà essere seguita nel suo iter all’interno del Consiglio Regionale preparandosi anche ad una eventuale mobilitazione (se necessaria) per fare in modo che almeno i contenuti ora presenti (che tutelano il passato e danno un minimo di garanzie per il futuro) siano garantiti nelle legge che verrà approvata.
Il Direttivo ha inoltre affrontato la questione dell’informazione: non ci interessano le polemiche con nessuno ma abbiamo un impegno di corretta informazione con i nostri associati che dobbiamo e vogliamo mantenere. I buoni rapporti con gli altri sindacati sono auspicati e ricercati ma saranno sempre secondari a questo impegno.