Abbiamo incontrato oggi la Prima Commissione del Consiglio Regionale, presieduta dall’On. Maninchedda, per esporre le nostre valutazioni sul disegno di legge di riforma del FITQ. Un occasione per precisare quali a nostro parere sono stati i problemi del fondo, quali strade occorre seguire per correggere le storture, ma anche l’occasione per ribadire che non devono essere confusi i privilegi con i diritti acquisiti grazie ad anni di versamenti.
Presenti alla riunione anche alcuni Consiglieri che avevano fortemente criticato il nostro fondo integrativo utilizzando spesso, durante il dibattito in Aula per l’approvazione della legge 16/2010, il termine “privilegio” ed un inaccettabile atteggiamento di supponenza nei confronti del personale della Regione. Abbiamo colto l’occasione per ribadire agli illustri “rappresentanti del popolo sardo” che la stragrande maggioranza dei colleghi versa obbligatoriamente il 5% della propria retribuzione da oltre vent’anni e dei presunti benefici del fondo finora ne ha soltanto vagamente sentito parlare. Quali sono quindi i privilegi di cui si parla?
In passato il fondo garantiva una buona pensione anche a chi lasciava il lavoro con pochi anni di servizio ma oggi i baby pensionati sono solo un vago ricordo. Resta semplicemente un ‘integrazione alla pensione a fronte di una vita di versamenti. Certamente un vantaggio, ma non vorremmo che qualche Consigliere, in “ansia da prestazione”, conteggi,i fra i possibili risparmi, anche le quote che la Regione versa per i propri dipendenti al Fitq a titolo di Trattamento di Fine Rapporto!
Abbiamo fatto vere e proprie battaglie per invocare una riforma e chiedere rigore nella gestione del fondo e non accettiamo l’etichetta di chi non vuole rinunciare con furbizia a vantaggi che peserebbero (come affermato in Consiglio) “sulle spalle dei Sardi”. I contributi previdenziali, abbiamo ribadito però, non possono essere aboliti nemmeno dal Consiglio Regionale ed è necessario approvare al più presto la norma perché l’alternativa sarà una marea di azioni legali nei confronti della Regione, che, può certamente regolare alcune norme per il futuro, ma non può venire meno alle sue responsabilità di datore di lavoro.
Una buona notizia invece è arrivata dal Presidente Maninchedda che ha annunciato a fine riunione, che la legge di riforma del FITQ andrà in aula già il 20 dicembre prossimo.