In questi giorni sono state notificate le schede delle valutazioni relative alle progressioni professionali e numerose sono le segnalazioni preoccupate dei colleghi interessati. Da una parte si teme di essere dei pochi aventi titolo che resteranno “fuori” da questa tornata; da un’altra parte ci si rammarica del fatto che pochi “eletti” riceveranno cospicui emolumenti arretrati grazie alle risorse allocate nelle annualità ’07, ‘08 e ‘09 rispetto alla maggioranza dei transiti che avverranno con decorrenza 01.01.2010; da un’altra ancora ci si preoccupa per gli eventuali effetti che avranno le decorrenze annuali citate e la graduatoria finale sull’attuale assetto gerarchico-organizzativo.
Pare infatti che in diversi Servizi il personale sia stato in larghissima misura collocato nei massimi valori valutativi (39,5 – 40) mentre in altri si è usato un metro più “corto” e che lo stesso sistema sia stato usato per differenziare i colleghi degli uffici centrali da quello delle Stazioni.
Noi non abbiamo il quadro complessivo della situazione, né dati certi a conferma di quanto segnalato dai colleghi. Tutti ne saremo a conoscenza solo quando saranno stilate le graduatorie regionali definitive, ma pare doveroso affermare alcuni principi:
Questo sistema di progressioni mal si addice ad una struttura come il Corpo Forestale e noi siamo stati gli unici a scriverlo in calce con nota a verbale all’accordo sulle progressioni del 2009 (che era l’unico applicabile, non essendo state accolte le richieste di SAF, CGIL, CISL e UIL di modificarlo in Consiglio Regionale prevedendo una unica graduatoria con una unica decorrenza).
Dichiarazione a Verbale SAF nell’accordo sulle progressioni del 18 novembre 2009:
Il SAF (sindacato autonomo del CFVA, dichiara di sottoscrivere il presente accordo in quanto l’unico attuabile all’interno dell’attuale quadro normativo. Ritiene comunque il sistema delle professioni professionali inadeguato alla specificità del CFVA ed alla sua operatività basata su moduli gerarchicamente organizzati. Pertanto alla luce delle riforme in atto, sopratutto in relazione alla contrattazione separata per il CFVA, dichiara che nel prossimo contratto normativo, per il corpo forestale dovrà essere previsto un sistema di progressioni professionale analogo a quello vigente presso il Corpo Forestale dello Stato e già adottato dalla Regione Sicilia.
Abbiamo ribadito poi che questo sistema avrebbe provocato ingiustizie e problemi di ordine gerarchico – organizzativo se non veri e propri sconquassi tra il personale, sia in occasione della trattativa presso l’Assessorato al Personale per le progressioni dei colleghi amministrativi della Regione, sia al Capo di Gabinetto dell’Assessore Oppi in occasione della manifestazione unitaria.
Nel corso dell’Assemblea generale di Tramatza abbiamo illustrato tutte queste problematiche ma la maggioranza assoluta dei colleghi ha dato mandato al Direttivo di sottoscrivere l’accordo e di portare nelle tasche dei Forestali questo milione e mezzo (circa) di euro l’anno perché rappresenta l’unica possibilità di aumento salariale in questi anni che si preannunciano duri per tutti gli Italiani per i tagli ed i sacrifici previsti. Senza il nostro impegno e quello di altre sigle sindacali il risultato sarebbe stato quello di utilizzare i pochi soldi delle annualità precedenti al 2010 con pochissimi transiti possibili.
A noi dirigenti del SAF che siamo forestali come gli altri e come gli altri toccati dalle storture di questo sistema e che non siamo per niente soddisfatti dei risultati che produce ma che responsabilmente abbiamo operato assieme a tutte le OO.SS. per spendere queste risorse seppur con gli strumenti normativi a disposizione, dispiace molto che invece alcuni dirigenti di altre sigle sottoscrittrici degli accordi, anziché affermare come noi che siamo stati costretti tutti a muoverci in questo quadro (accordo 2009 ed accordo integrativo regionali) e che l’impegno unitario futuro sarà quello di ricuperare chi rimane fuori ora, affermano in maniera ufficiosa e strumentale che tutto questo è responsabilità del SAF.
Questo non è vero e non è corretto. Abbiamo ribadito più volte che preliminarmente ad una riforma ispirata ad altri modelli sviluppatisi negli anni in modo diverso è indispensabile una riclassificazione del personale con ricostruzione delle carriere di ciascuno in funzione del modello da adottare.
Siamo stati accusati di essere contrari alla contrattazione separata che invece noi PER PRIMI abbiamo proposto sia nel disegno di legge della Giunta Pili del 2000 che in quello della Giunta Soru del 2008, ma all’interno di un organico e moderno progetto di riforma.
Siamo stati accusati di osteggiare progetti di legge presentati da altri mentre invece li abbiamo pubblicati e considerato favorevole che i consiglieri abbiano a cuore una riforma del CFVA. Certo è che vogliamo farlo col concorso di tutte le forze responsabili e non contro tutti ed a tutti i costi per cavalcare un progetto da soli e ricercarne il merito esclusivo a discapito del risultato, fermo restando poi dare la colpa agli altri, dei quali abbiamo evitato il sostegno, se il risultato non si raggiunge.
Noi siamo consapevoli che occorre fare passaggi normativi presso il CORAN ed il Consiglio Regionale appoggiati da una Giunta sensibile ai problemi giuridico contrattuali del Corpo (questo finora, nei fatti concreti, non si è avuto ne a destra ne a sinistra). Siamo convinti che occorra farlo unitariamente confrontando le proprie vedute con quelle degli altri senza pretendere di imporle con la forza.
Nelle nostre divisioni i politici trovano la nostra debolezza e nelle azioni unitarie la nostra forza.
In questo clima di tensioni, di preoccupazioni e di incertezza per il futuro nostro e dei nostri figli io voglio augurare a tutti voi ed ai vostri cari un sereno Natale e un buon principio d’anno.
Speriamo che in questo ci aiuti l’aver ottenuto, malgrado tutto un miglioramento economico tabellare per la maggioranza dei forestali, un maggior numero di colleghi coinvolti nei gruppi di lavoro, l’aumento delle indennità per i responsabili delle unità operative ed organizzative e, per quelli che purtroppo sono per ora rimasti “al palo” per carenza dei requisiti o peggio ancora per carenza di risorse, sia di consolazione la certezza che si farà l’impossibile per ricuperare la loro posizione e la consapevolezza di appartenere ad una organizzazione solidale che persegue gli interessi generali con spirito di corpo.
Voglio ringraziarvi poi per il sostegno, a volte doloroso e combattuto, che avete dato al “Vostro e Nostro” S.A.F. orgogliosi di appartenere all’unica organizzazione veramente autonoma del Corpo Forestale, la più rappresentativa e l’unica, che col concorso delle altre forze, può guidare un serio, moderno e responsabile processo di riforma istituzionale.
Un ultimo augurio ed invito lo voglio rivolgere a tutti noi durante il lavoro quotidiano: sforziamoci di ricordarci che siamo un Corpo e non organi isolati e disarticolati; che uniti siamo una forza importante distribuita su tutto il territorio; non combattiamoci per stupidi princìpi ed aiutiamoci l’un l’altro; isoliamo quei pochi elementi che ci vogliono divisi per gestirci a loro piacere, fomentando ad esempio: Ufficiali contro subordinati e viceversa, personale degli uffici centrali contro le Stazioni e viceversa ecc.; Nello spirito di Corpo in queste feste di Natale ritroviamo la nostra forza unitaria, malgrado tutto.
Buon Natale e felice Anno nuovo
Tula, 13 Dicembre 2011 Gavino Farina