Dopo settimane di attesa sono state finalmente pubblicate le graduatorie delle progressioni. Nessuna sorpresa su quanto informalmente già si conosceva: restano esclusi, oltre a chi non possedeva il requisito minimo di anzianità (agenti secondo e terzo corso e gli ultimi ispettori), soltanto pochi colleghi. Complessivamente meno di trecento persone per le quali riteniamo non sarà difficile trovare le risorse.
La decorrenza degli arretrati: Le graduatorie evidenziano che ci saranno diverse decorrenze per gli arretrati su cui riteniamo opportuno ricordare la nostra posizione. Molti colleghi, infatti, avranno probabilmente già dimenticato gli scontri sindacali di quest’estate quando il SAF con Cigl, Cisl e Uil sostenevano che occorreva un disegno di legge che modificasse (senza passare per la Corte dei Conti) le regole delle progressioni per dare una unica decorrenza per tutti. Altre sigle (Sadirs, Fedro e Safor) sostenevano che si doveva fare unicamente riferimento all’accordo del 2009 confermando di fatto le decorrenze diverse (e quindi quelle che oggi si traducono in differenza fra gli arretrati). La ristrettezza dei tempi ci ha costretto (era fortemente a rischio tutta l’operazione) ad accettare un aspetto che si sarebbe potuto gestire meglio con una decorrenza unica e con una suddivisione più equa degli arretrati. (invitiamo i colleghi più smemorati a rileggere i comunicati unitari di quest’estate).
Sono pervenute agli uffici numerose domande di colleghi Agenti che non avevano i requisiti: un fatto curioso che pare sia dovuto al fatto che numerosi colleghi Agenti del secondo e terzo contingente, che non avevano l’anzianità minima prevista per partecipare alle progressioni, siano state invitati da un organizzazione sindacale (probabilmente in cerca di adesioni) a presentare la domanda assicurando che sarebbero stati comunque inseriti in graduatoria. Alcune decine di Agenti, in buona fede, hanno aderito all’iniziativa ma purtroppo si trattava di una vera presa in giro che è stata subito smascherata!
Una graduatoria che non modifica la gerarchia fra parigrado nel CFVA: molti colleghi in questo periodo ci chiedono a parità di grado chi farà il comandante di stazione, o ancora più spesso, il capopattuglia da oggi in poi? Questa graduatoria modificherà la gerarchia sulla base del punteggio attribuito al diploma, alla laurea o ad una valutazione migliore del dirigente? Sulla base della normativa vigente noi riteniamo di no.
La gerarchia relativa al “comando” (che sia di una stazione, di una pattuglia o di un nucleo) non è legata ad una eventuale graduatoria, ne alla valutazione del dirigente e tantomeno ad un titolo di studio ma è regolamentata dalla legge 26 che all’articolo 18 attribuisce questa funzione al “più alto in grado”. Un concetto che si traduce, (così come del resto anche avviene in tutte le forze di polizia) che il “comando”, a parità di grado, è affidato al più anziano. Evidenziando che per “anzianità” si intende tutto il percorso lavorativo riconosciuto dall’amministrazione. Concetti per altro già affrontati anche in sede giurisdizionale quando tempo fa due colleghi (ex marescialli pari grado) si trovarono assegnati nella stessa stazione forestale ed entrambi reclamavano il diritto del comando di stazione. Il Giudice in quell’occasione, sulla base dell’articolo 18 della legge regionale 26/85, assegno il comando al collega che aveva meno anni di servizio nel CFVA ma aveva un anzianità lavorativa riconosciuta (in quel caso amministrazione penitenziaria) superiore.
Del resto il concetto di “anzianità di servizio” è stato ampiamente chiarito al momento della pubblicazione del bando di concorso per ispettore forestale dove fra le ex Guardie, superato l’esame a parità di punteggio, non si è tenuto conto di alcuna graduatoria se non dell’anzianità di servizio riconosciuta, compresa quella maturata al di fuori della nostra Amministrazione.
Pertanto noi riteniamo che, sulla base delle norme vigenti, anche questa graduatoria, esattamente come quella delle progressioni del 2005, non avrà nessuna influenza sulla gerarchia fra colleghi dello stesso grado.