La Giunta Regionale Sarda per la prima volta sancisce chiaramente quello che le altre Regioni a statuto speciale hanno già chiarito da tempo: le competenze attribuite in materia di Polizia Ambientale al Corpo Forestale della Regione Sarda sono le stesse che lo Stato attribuisce al CFS. Noi aggiungiamo finalmente nella direzione giusta!
Su proposta dell’Assessore all’Ambiente Giorgio Oppi, qualche giorno fa, la Giunta ha deliberato per dare mandato ai componenti della Commissione Paritetica (di cui all’art. 56 dello Statuto Speciale) affinché, “con ogni consentita urgenza” si realizzi la predisposizione di una norma che disciplini il trasferimento di apposite risorse per le competenze attribuite al Corpo forestale e di V.A. in sostituzione del C.F.S. nel territorio Regionale.
Nella Delibera la Giunta rivendica l’attribuzione di risorse per l’attività del CFVA (all’interno del contesto “Federalismo Fiscale”) in funzione delle competenze demandate dallo Stato alla Regione, secondo il principio di territorialità e di solidarietà.
Nella lunga premessa introduttiva vengono forniti inoltre i dati relativi sull’attività del Corpo ed assume particolare rilievo la enunciazione testuale che: “a distanza di 27 anni dall’istituzione, i dati sull’attività di sorveglianza ambientale dimostrano l’equipollenza delle funzioni di polizia ambientale con quelle assicurate dal Corpo Forestale dello Stato nel territorio delle regioni a statuto ordinario” e precisa inoltre che: …l’azione di sorveglianza del cfva ed i risultati significativi, per i quali il corpo svolge in Sardegna le funzioni del corpo forestale dello stato nel restante territorio nazionale.
Finalmente si va nella giusta direzione rivendicando dallo Stato le risorse (26.950.000 euro per le funzioni svolte e l’esonero del canone per le comunicazioni radio, circa 2,5 milioni dal 2007 ad oggi) che consentirebbero alla Regione di incrementare le dotazioni tecnologiche e logistiche del Corpo, nonché di adeguare, a nostro parere, anche le norme finanziare in materia di riconoscimenti economici e di carriera al personale.
Particolare rilievo viene dato inoltre, nella relazione alla Delibera, all’attività di Polizia svolta su delega dell’Autorità Giudiziaria e dal ruolo svolto dalle sezioni di PG presso le procure evidenziando che “l’alto numero di deleghe (n. 584 nel 2010) da parte degli stessi Uffici della Procura, nelle materie più diverse, e non sempre ricomprese nell’elenco di cui all’art. 1 della L.R. n. 26/1985, depongono per un riconoscimento al CFVA di un potere di prevenzione e di accertamento degli illeciti a carattere sicuramente generale”.
Il percorso non sarà semplice ed il risultato non è scontato ma questo primo importante passo (la Conferenza Stato-Regione) che noi abbiamo sempre ritenuto fondamentale per la soluzione degli storici problemi economico – giuridici del CFVA merita un plauso per l’azione determinante della Giunta Regionale ed in particolare dell’Assessore OPPI, supportato tecnicamente dal Comandante del Corpo e lungamente sensibilizzato dalle Organizzazioni Sindacali.