Il 22 e 23 marzo le rappresentanze sindacali del personale dei Corpi Forestali di tutte le Regioni e Provincie Autonome si sono incontrati in Valle D’Aosta per confrontarsi e trovare il modo di affrontare problemi comuni. Due giorni intensi ricchi di approfondimenti e di scambi, di esperienze lavorative dove si toccava con mano l’entusiasmo per la possibilità di potersi confrontare sul nostro ruolo e sul nostro lavoro da Teulada ad Aymavilles.
Un iniziativa a cui pensavamo da tempo che si è realizzata grazie ai colleghi del Corpo Forestale della Valle D’Aosta che con il loro sindacato “Savt” hanno organizzato splendidamente un iniziativa che ha ricevuto anche il consenso ed il plauso dell’Amministrazione “forestale” (siamo stati accolti dal vice comandante del Corpo che, per altro, ha messo a disposizione automezzi e locali per la riunione) e l’approvazione del Presidente della Regione che ha voluto salutarci in un breve incontro nella sua sede Istituzionale.
Piena sintonia con tutte le delegazioni sul ruolo dei Corpi Forestali Regionali e Provinciali. Contratti diversi, organizzazioni diverse e l’autonomia sancita dai nostri statuti che non sono un limite ma bensì una risorsa. Lo dimostrano i fatti e la professionalità delle nostre organizzazioni che svolgono oggi più che mai un ruolo determinante per la tutela dell’ambiente e per la sicurezza delle persone che nulla ha da invidiare al resto dell’Europa o delle Regioni a statuto ordinario dove invece il CFS sembra quasi rassegnato a subire passivamente un inesorabile declino.
Differenze che, hanno ribadito tutti i rappresentanti delle regioni e provincie, interpretano il territorio, le esigenze dell’ambiente e della società per cui operiamo e che se confrontate possono essere un formidabile elemento di crescita organizzativa e professionale. Vogliamo invece essere uniti nel confronto con lo Stato che deve riconoscere fino in fondo il nostro ruolo attraverso l’integrazione delle le norme che regolano la Pubblica Sicurezza (art. 16 L. 121/81), quelle che stabiliscono le competenze di Polizia Giudiziaria (art. 57 commi 1 e 2 del c.p.p.), e nelle possibili tutele pensionistiche e previdenziali che eventualmente verranno riconosciute alle forze di polizia nella imminente riforma delle pensioni.
Nonostante le distanze ci siamo resi subito conto che da Messina a Bolzano, da Cagliari ad Aosta e da Trento a Udine i Forestali parlano tutti la stessa lingua. Elementi che ci hanno convinto a “bruciare le tappe” ed a creare immediatamente un Coordinamento che, nel rispetto delle differenze, unisca e rafforzi le richieste di tutti noi.
Già fissato il prossimo incontro che sarà organizzato dal SAF in Sardegna alla fine della prossima campagna antincendio, con il coinvolgimento dei colleghi, dell’Amministrazione, della Classe Politica e di tutte le Organizzazioni Sindacali.