La “prima uscita” del Coordinamento delle rappresentanze degli appartenenti ai Corpi Forestali delle Regioni e delle Provincie autonome punta diritto a Roma dove nella sede della Camera dei Deputati ha incontrato l’On. Ettore Rosato per affrontare i problemi legati al ruolo dei Corpi Regionali in una eventuale riforma del CFS.
La soppressione del CFS, prevista nella sua proposta ed il contestuale passaggio alla Polizia di Stato con la specializzazione di Polizia Ambientale quali effetti può avere su di noi? E se già ora vi sono carenze normative sul nostro ruolo (legge 121/81 e art. 57 c.p.p.), quale sarà la collocazione dei Corpi Forestali Autonomi se cade l’unico riferimento certo che è il Corpo forestale dello Stato?
La proposta di legge, abbiamo evidenziato durante l’incontro, non fa riferimento alcuno ai Corpi forestali Regionali ma è molto chiara sul destino del CFS che confluirebbe nella Polizia di Stato e verrebbe gestito direttamente dal Ministero degli Interni. Ma se qualcuno dovesse decidere, durante la discussione in Aula, che anche i Corpi Forestali regionali devono Seguire lo stesso destino del CFS che garanzie avremo con un organico quasi triplo rispetto alle regioni a statuto ordinario di restare in Sardegna? Oggi questo numero è ampliamente giustificato dalle nostre competenze antincendio, ma se queste vanno, così come prevede la proposta di legge, ai vigili del fuoco, la metà dei forestali sardi potrebbe essere costretta ad emigrare?
Dubbi che abbiamo chiarito direttamente con il proponente della Legge che ha precisato di non voler entrare nel merito dell’autonomia delle Regioni e che sarebbe disposto ad inserire comunque delle modifiche concordate con noi se queste rispettano lo spirito della legge che è quello di concorrere ad ottimizzare le risorse delle Forze di Polizia.
Ha chiarito subito l’on Rosato, “io non voglio ridurre il numero degli appartenenti alle forze di Polizia ma voglio invece che queste funzionino”. Se ad esempio voi entrate in un aeroporto qualsiasi di una grande città troverete schierati elicotteri della Polizia, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale dello Stato con relativi equipaggi oramai tutti senza i soldi per il carburante. Lo Stato verte in condizioni disastrose e non può più permettersi di farli volare tutti, io dico non sarebbe forse meglio a questo punto averne soltanto uno o due che siano però effettivamente in grado di operare? il resto del personale potrebbe essere impegnato per altre finalità, ottimizzando le risorse.
I rappresentanti del Corpafor (presenti all’incontro il Segretario del SAF ed altri tre nostri componenti del Direttivo) hanno chiesto che si realizzi una modifica di legge che consenta un preciso riferimento della legge 121/81 ai Corpi Forestali Regionali e Provinciali superando così anche gli attuali limiti operativi (per restare in tema di razionalizzazione) come ad esempio l’acceso allo SDI .
Altro aspetto su cui ci siamo soffermati a lungo e quello inerente le pensioni e la necessità di concedere al personale delle Regioni e delle Provincie Autonome le stesse prerogative delle forze di polizia. Su questi due ultimi argomenti l’On. Rosato non solo ha dichiarato di condividere le nostre richieste ma ha addirittura indicato una strada per il Corpafor da seguire per cercare di superare le difficoltà che ci sono.
Fra qualche giorno il Coordinamento valuterà l’esito della riunione e deciderà le prossime iniziative.
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