In una circolare dell’Assessorato agli Enti Locali vengono date le disposizioni per cercare di eliminare ogni possibile spreco in quanto (la nota non lo dice chiaramente ma si capisce benissimo) non ci sono nemmeno i soldi per pagare le spese ordinarie.
Si cerca di “tamponare” alla carenza di risorse spegnendo le luci, utilizzando al minimo i condizionatori, limitando l’uso degli automezzi e delle utenze telefoniche. Viene consigliato anche l’uso del fronte/retro per risparmiare carta. Regole di buon senso a cui molti colleghi si attenevano già da prima quando il “disastro” era lontano e le risorse della Regione sembravano illimitate!
Bene ha fatto l’Amministrazione a ricordare le buone regole di una gestione parsimoniosa e intelligente delle proprie cose, quella che probabilmente la stragrande maggioranza di noi attua nelle proprie case, magari ricordando ai propri figli il valore (non solo economico) dell’acqua, dell’energia o semplicemente del cibo.
Ma quello che ci fa rabbia è che si doveva proprio arrivare alla Spending Rewiew che colpisce indistintamente tutti per razionalizzare la spesa? Ma non è forse lo stesso Assessorato (che oggi ci ricorda di non temperare troppo le matite per farle durare più a lungo) che anziché optare per un piano di acquisto delle strutture del Corpo affittava, anche a cifre esorbitanti, decine e decine di stazioni forestali che ancora oggi gravano pesantemente con i loro costi sull’Amministrazione? Solo per fare un esempio gli uffici dell’Ispettorato di Cagliari in via Dante sono costati d’affitto oltre un miliardo delle vecchie lire ogni anno per quasi dieci anni, dopo di che (pagata d’affitto una cifra vicina al valore dell’immobile) sono stati restituiti al proprietario per spostare gli uffici in altri locali di nuovo in affitto.
Che dire poi di strutture come il Telerilevamento su cui l’Amministrazione ha speso decine di milioni di euro senza ottenere alcun risultato? E le “campagne mediatiche” contro il fuoco con tanto di camionate di pubblicazioni costate miliardi di vecchie lire e finite regolarmente a prendere polvere nell’autoparco di Monserrato prima di finire al macero?
Oggi però viene messo tutto sullo stesso piano. Si risparmia sia dagli sprechi veri (che con qualche furbizia però riescono anche a sopravvivere) sia dalla riduzione per i dipendenti di due euro per ogni buono pasto. Non importa se nel primo caso qualcuno si è arricchito e nel secondo invece si toglie ancora a chi ha subito sulla propria pelle gli effetti devastanti delle recenti manovre finanziarie. L’importante è risparmiare.
Direttive per il contenimento e la razionalizzazione delle spese per il funzionamento degli uffici
Decreto Legge 6 luglio 2012 n.95 “disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica”