“Fuoco amico” sulla polizia penitenziaria? Le nostre precisazioni agli amici del SAPPE

Premettiamo che non volevamo suscitare alcuna polemica ma semplicemente evidenziare in modo ironico un problema più ampio che riguarda la generale sovrapposizione delle competenze fra le forze di polizia che sommata alla mancanza di coordinamento crea confusione e mette anche in pericolo gli stessi operatori.

Il CFVA in Sardegna ha oltre mille uomini impegnati ogni giorno sul territorio dalle periferie delle Città fino alle zone più rurali e montane della nostra isola che ogni giorno vivono e toccano con mano questi problemi. Per chi per lavoro indossa una divisa è facile capire, ad esempio, quale è lo stato d’animo di chi scopre che nel proprio territorio, (dove magari hai operato con posti di controllo alla ricerca di incendiari o bracconieri) c’è stata una rapina con tanto di rapinatori in fuga e sei venuto a saperlo solo al rientro dal servizio vedendo il telegiornale.

Noi diciamo che esiste un problema di razionalizzazione delle competenze e maggiore coordinamento che, oltre ad avere anche pesanti risvolti economici e di efficienza, a nostro modesto parere, espone tutti gli operatori di polizia a maggiori rischi.

Non volevamo assolutamente entrare nel merito delle scelte della Polizia Penitenziaria e non pensavamo di destare tanta attenzione per delle considerazioni che erano riferite solo al nostro lavoro e non altro. Abbiamo usato un po’di ironia nella certezza però che non sarebbe stata offensiva per nessuno, ma se le nostre espressioni hanno destato risentimento in alcuni colleghi della Polizia Penitenziaria chiediamo immediatamente scusa.

In un momento come questo di tutto abbiamo bisogno meno che del “fuoco amico”

Buon lavoro a tutti.