Distribuiti in questi giorni cento “motofari” acquistati dalla protezione civile per il CFVA a 950 euro l’uno che sembrano usciti direttamente dalla tecnologia utilizzata nel film Ghostbuster (vedi nella foto le evidenti similitudini). Misteriosi oggetti che, si dice, oltre ad essere determinanti nella lotta agli incendi conferiranno ai colleghi quella prestanza e quell’autorevolezza che prevediamo (come nel film “acchiappafantasmi) scatenerà quel senso di ammirazione fra la gente ma anche la stima (forse anche un po’di invidia) di tutte le forze di polizia.
La tecnologia è dell’ultima generazione! Motore a scoppio con miscela al 2% ed accensione a strappo con una straordinaria cordicella (che solo apparentemente sembra la comune corda del motozappa dei nostri nonni).
Il modello in questione presenta comunque alcuni aspetti che sono ancora in fase di studio per migliorarne l’efficacia. Da un recente studio è emerso infatti che il motofaro è facilmente utilizzabile di giorno dove il forestale vede chiaramente “dove mettere i piedi” mentre presenta alcuni limiti la notte quando i potentissimi fari illuminano intere colline ma lasciano al buio la parte sottostante dell’operatore che incorre nel pericolo di inciampare su uno stupido ramo o una insignificante pietrolina mettendo in pericolo l’incolumità di questo prezioso oggetto.
I tecnici ed i ricercatori pare abbiano già messo a punto delle soluzioni alternative: allo studio un terzo faro che passa sotto il “cavallo” dell’operatore. Certo la cosa sembra un po’ scomoda, ma diciamo la verità, chi di noi, durante le buie notti lavorative non ha desiderato avere qualcosa di luminescente… magari fra le gambe? Riscontrati poi, in alcuni soggetti, evidenti benefici alla colonna vertebrale dovuti alle vibrazioni del motore che esercita un massaggio sulla schiena capace in generale di migliorare la circolazione sanguigna ma anche di dare, se usata dopo pranzo, lievi effetti diuretici e lassativi.
Resta infine una domanda seria: nel CFVA tutti i forestali sono stati valutati dai Dirigenti che hanno voluto differenziare le nostre “pagelle” quasi sempre sulla base di sensazioni, simpatie o addirittura, in qualche deprecabile caso, semplice servilismo. Chi invece ha il compito di gestire le poche risorse dell’Amministrazione non viene valutato? Nell’era della “spanding review” in cui ci chiedono di utilizzare al minimo i condizionatori, di usare il fronte/retro per risparmiare carta e riducono di due euro il buono pasto non sarebbe il caso di valutare con più attenzione gli acquisti da fare? Quesiti che, a nostro parere, devono essere posti all’Assessore all’Ambiente, alla Giunta Regionale e nel caso anche all’opinione pubblica.