Con molto ritardo rispetto alle previsioni contrattuali, in alcuni ispettorati, si stanno notificando soltanto ora, le valutazioni relative all’anno 2013. Chiaramente si tratta di un adempimento burocratico che non influisce sul pagamento delle spettanze che si è svolto perfettamente in regola con i tempi e le procedure contrattuali, ma sul quale occorre comunque fare qualche riflessione.
Le valutazioni legate al “premio di rendimento” hanno creato in molte amministrazioni fra cui la nostra, malumore fra il personale ed anche numerose ingiustizie. Si tratta di una procedura (prevista dalla legge e recepita dal nostro contratto) di cui faremo tutti volentieri a meno se non fosse per il fatto che in una situazione di crisi e difficoltà economiche legate principalmente al blocco dei contratti, queste risorse rappresentano la possibilità di percepire una delle poche retribuzioni accessorie ancora rimaste.
Non esiste “premio di rendimento” senza valutazioni, ed anche se questo comporta gli effetti che oramai si conoscono bene, anche nei comparti rimasti finora esclusi da quest’obbligo cresce la richiesta affinché questo istituto venga attivato. Non certo per spirito di masochismo o autoflagellazione dei dipendenti, ma semplicemente perché un premio equivalente ad una retribuzione mensile rappresenta per molte categorie una irrinunciabile boccata d’ossigeno.
Per questo motivo occorre tutelare questo istituto attraverso il rispetto delle norme contrattuali e anche dei tempi previsti per le varie notifiche. Le valutazioni devono essere uno strumento di dialogo fra dirigenza e personale per individuare insieme le carenze della nostra struttura e migliorare la nostra efficienza nell’interesse di tutti. Se passasse il falso messaggio che queste sono solo “pagelle” fini a stesse realizzate solo per giustificare la distribuzione di risorse a pioggia per tutti i dipendenti, ci sarebbe il rischio reale di incappare nella mannaia, sempre più affilata, della spendig review.
Un ipotesi che va assolutamente evitata anche attraverso il rispetto delle regole per le quali la dirigenza in primis deve prestare maggiore attenzione. Del resto se cancellando questo istituto contrattuale “piangerebbero” i comuni dipendenti, visto gli importi del loro rendimento, siamo sicuri che avrebbero poco da gioire anche i dirigenti.
Nota Saf ai direttori ed al comandante del CFVA sulla notifica schede valutazione personale 2013