Pessimo inizio quest’anno sui tempi della “macchina antincendio CFVA” ferma alle griglie di partenza con il motore spento in attesa di “referto medico” che dia l’idoneità alla “gara”. Intanto gli avversari di sempre con l’innalzarsi delle temperature non aspettano di certo che siamo pronti. Si sa, gli incendi non si sono mai contraddistinti per lealtà o senso sportivo ma solo per i loro effetti di distruzione, miseria e talvolta morte.
Eppure tutti sapevano che anche quest’anno ci sarebbe inesorabilmente stata la “gara” ed è ben noto cosa può comportare arrivare all’appuntamento estivo impreparati, ma la “burocrazia” ed i tempi della politica difficilmente possono piegarsi alle esigenze dei cittadini anche quando si tratta di tutelare l’incolumità delle persone o semplicemente salvare beni economici e risorse naturali di una terra già povera e maltrattata come la nostra.
Il Corpo Forestale dell Sardegna per molte sue attività, fra cui quella di lotta agli incendi, può essere preso ad esempio sia per le capacità investigativa, sia per il ruolo di coordinamento e sia per l’efficienza e la capacità di intervento diretto sul fuoco. Ma allora come si può consentire, che una struttura che costa ai cittadini numerose decine di milioni di euro l’anno, sia pesantemente limitata nella sua azione a causa del fatto che la Regione non ha predisposto per tempo le visite mediche previste dalla legge per poter consentire al personale di svolgere il proprio ruolo?
Sarebbe come se durante un gran premio di formula uno la Ferrari partisse in ritardo perché qualcuno ha scordato di passare dal gommista a ritirare le gomme necessarie per la gara! Il malaugurato responsabile dell’acquisto in quel caso verrebbe licenziato in tronco e cacciato con disonore dal team. In Regione invece probabilmente nessuno perderà l’incarico per il ritardo accumulato nel realizzare le visite mediche o non verrà rieletto per questo!
Per non parlare poi della sicurezza del personale del Corpo costretto in qualche modo, dal proprio senso di responsabilità, ad intervenire pur non conoscendo il proprio stato di salute e nel contempo contravvenendo a precise norme e disposizioni di legge. Una situazione che aggrava ulteriormente il fatto che l’età media di chi si trova “nel fronte del fuoco” supera abbondantemente i 50 anni e che le visite mediche, quando fatte per tempo, negli ultimi anni sono state ridotte a pochissimi esami.
Si parla spesso di “contenimento della spesa” e di soldi pubblici spesi inutilmente. In questo caso anche se le risorse sono rimaste le stesse, il ritardo con il quale vengono spese produce comunque uno spreco in termini di servizio ai cittadini. Qualcuno chiederà conto di questo ai servizi di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro della Regione ed a chi a vario titolo doveva mettere a disposizione e spendere le risorse necessarie per le visite mediche del personale CFVA?
Grave ritardo visite mediche 06.06.2016
Documento unitario ritardo visite mediche giugno 2016 giugno 2016