Procede celermente e senza particolari problemi la raccolta delle domande per le progressioni nei vari Ispettorati e per una volta l’appartenenza ad una struttura abituata a gestire incendi ed emergenze ci agevola nel rispettare i tempi strettissimi imposti dalle norme finanziarie e di bilancio.
Qualche dubbio invece per i colleghi (B1) che maturano i requisiti dei due anni soltanto nel grado di Assistente Capo e non invece da Ispettore. Al momento nemmeno l’Ufficio del Personale ha adottato alcuna disposizione per i dipendenti della categoria C1 che sono nella stessa situazione. Se non indicare che chi, fra questi, matura i requisiti per la categoria B4 al 2009 faccia comunque la relativa domanda. Occorre certamente pensare che, terminata questa prima fase, dovremo concentrarci su due aspetti: il primo relativo a trovare le risorse per completare le progressioni per la restante parte dei dipendenti esclusi in questa fase, il secondo invece (non slegato dal primo) rimettere un po’ di ordine con il Coran dopo il “ciclone progressioni” su gradi e stipendi.
Uno degli effetti di queste progressioni sarà, ad esempio, che un collega Ispettore B1 con un anzianità complessiva di oltre vent’anni prenderà qualche decina di euro in meno rispetto ad un Assistente Capo con la stessa anzianità di servizio. Unico caso di dipendenti che potranno dire di aver avuto “la sfortuna di vincere un concorso interno!” Altro caso è che resteranno fuori colleghi ufficiali con quasi trent’anni di servizio o quelli dell’area C1 ex ispettori e vincitori di concorso interno, che magari solo perché sprovvisti di laurea, resteranno fuori pur svolgendo egregiamente il loro lavoro. Ricordiamo però che quest’accordo non consentiva alcuna modifica delle regole in quanto blindato da norme dello Stato, da quelle della finanziaria regionale e da norme contrattuali che, nostro malgrado, siamo stati costretti a riesumare per renderlo realizzabile. L’unica alternativa, deve essere chiaro, era niente per tutti.
Si ripartirà con le domande per la graduatoria Giuridica (verrà fatta subito dopo aver completato questa prima fase) che pur non garantendo al momento il passaggio automatico a tutti i dipendenti (aspetto cassato dall’Ufficio di Controllo di Gestione) sarà comunque uno strumento per cercare di riequilibrare le cose. Vista inoltre “l’esiguità” delle risorse necessarie per completare tutta l’operazione progressioni (qualche centinaia di migliaia di euro) non è escluso che si riesca, anche dal punto di vista economico, a trovare nel breve termine una soluzione per chi resta indietro o al momento non ha i requisiti.