Aosta 22 e 23 marzo 2012
Con entusiasmo, curiosità ed un pochino di scetticismo ho accettato - ringrazio di cuore - l'invito del SAVT a partecipare all'incontro che si è svolto giovedì 22 e venerdì 23 marzo ad Aosta. Ringrazio Sergio Talloru (Forestale sardo) che ha proposto la mia presenza. E' stata un'esperienza indimenticabile ricca di capacità organizzativa, senso istituzionale e calore umano. Non credo che un ospite possa immaginare un trattamento migliore da quello che gli intervenuti all'incontro hanno ricevuto.
Giovedì mattina ci siamo incontrati all'aeroporto di Turin con Gerlando mazza, responsabile forestale del sindacato autonomo siciliano Cobas-codir, Gavino Farina, segretario del SAF (sindacato autonomo forestale della Sardegna), con Sergio Talloru, dirigente del SAF. Dopo i saluti e le presentazioni (tranne Sergio che mi aveva visto a Cagliari nessuno di noi conosceva l'altro) e mentre organizzavamo il trasporto per Aosta, immediatamente abbiamo trovato in noi il senso di appartenenza, gli interessi comuni e durante il viaggio Turin Aost già eravamo in "riunione preliminare".
Aosta, illuminata da un sole suddista, si è mostrata dopo circa un'ora di viaggio accompagnati dalla Dora sotto una corona bianca. Per un "africano" un altro mondo; un ambiente quieto, tranquillo, silenzioso ed imponente.
Ci accolgono i sorrisi chiari dei Forestali del luogo. Mi vien quasi voglia di toccarli, come un bimbo che vede materializzarsi i Forestali del nord dei quali ha tanto parlato e sentito parlare; sono veri, sono come noi - forse anche meglio.
Sono già le 14,00, abbiamo tutti una voglia matta di cominciare l'incontro, uno spuntino veloce e via, comincia il confronto. Ecco i partecipanti:
CORPO FORESTALE VALLE D'AOSTA: Sandro Cerquetti, Franco Trèves, Luca Dalbard, Marco Rapetti e Sfefano Prisant.
CORPO FORESTALE REGIONE SICILIANA: Giovanni Tornesi e Gerlando Mazza.
CORPO FORESTALE E DI VIGILANZA AMBIENTALE REGIONE SARDEGNA: Sergio Talloru, Gavino Farina.
CORPO FORESTALE REGIONALE FRIULI-VENEZIA GIULIA: Alessandra Tribuson.
CORPO FORESTALE PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO: Emilio Brotto e Mauro Zeni
CORPO FORESTALE PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO: Ivo Bocchi e Laurin Mayer
In primis, corre l’obbligo ricordare e ringraziare Guido Corniolo – segretario generale SAVT – che ha voluto iniziare l’incontro ringraziando gli intervenuti per aver accettato l’invito. Siamo noi a ringraziare per l’opportunità avuta; vada come vada, resta un fatto concreto eccezionale e speriamo non unico.
Claudio Albertinelli, responsabile SAVT funzione pubblica, presenza costante ed attiva per tutto il corso dei lavori ed oltre, ha aperto ufficialmente lo “scontro”.
Primo giro di interventi per stabilire gli argomenti da trattare. Ognuno ha indicato i temi che più riteneva importanti per l’obiettivo prefissato: scambio di esperienze ed individuazione di azioni comuni per la soluzione delle problematiche comuni.
Come sempre i temi più gettonati sono stati – nell’ordine – quelli su previdenza, retribuzione, posizione giuridica.
Nel secondo giro di interventi la posizione giuridica ha guadagnato un posto passando dal terzo al secondo; qualcuno ha fatto osservare che la posizione giuridica dell’Istituzione Forestale delle regione e province autonome è propedeutica alla retribuzione che alla previdenza.
Nel terzo giro di interventi la posizione giuridica è arrivata al primo posto, grazie anche alla considerazione delle troppe diversità circa lo stipendio base e gli accessori esistenti nelle realtà autonome ed alla congiuntura economica che attanaglia la Repubblica intera.
Preliminarmente, sono state redatte delle tabelle – una per ogni corpo – nelle quali sono state riportate tutte le caratteristiche dei contratti di lavoro: retribuzione ordinaria ed accessoria, previdenzia, compiti e funzioni. Inoltre la discussione ha interessato la gestione dei corpi forestali da parte della dirigenza e l’interesse dei politici delle regioni e province autonome.
Stigmatizzati comportamenti dispotici – quasi dittatoriali – di qualche regione assolata, dove strane forme di dirigenti-ufficiali (spesso con scarsa professionalità “militare”) assumono atteggiamenti ed emanano disposizioni dallo stile alquanto retrò che ricorda più il “ventennio” che il duemila.
A questo punto l’incontro viene momentaneamente interrotto, ma arricchito, da un gesto di cultura e civiltà, dal vice comandate del Corpo Forestale della Val d’Aosta, Marco Blondin, a nome suo e del Comandante (assente per motivi istituzionali) ha dato il benvenuto agli ospiti, ai quali ha dono di alcune pubblicazioni sulle attività del Corpo e delle bellezze della natura della Val d’Aosta, dimostrando un interesse per l’Istituzione abbastanza rara un po’ più a sud della penisola.
Nel secondo giorno, venerdì 23, è emerso che le diversità fra i Corpi autonomi non dividono, ma uniscono e fanno emergere gli interessi comuni. Tutta la mattinata è stata dedicata alla concretizzazione dei lavori. Sono stati fissati i temi su cui lavorare e le azioni da intraprendere, per lo scopo è stata data vita al Coordinamento Regioni Province Autonome Corpi Forestali.
Nel documento finale il CoRPAFor ha sottolineato gli interessi comuni e la volontà di fare fronte unico per dare dignità giuridica ed istituzionale ai lavoratori dei Corpi Forestali.
Il documento finale – che pubblichiamo a parte – è stato consegnato al presidente della Regione Valle d’Aosta, dr. Augusto Rollandin.
Credevo che si trattasse di un passaggio dal sapore politico, mi sbagliavo.
Il presidente Rollandin, ci ha ricevuto con perfetta puntualità (cosa impensabile in Sicilia), ha ringraziato i Forestali venuti dai confini della Repubblica. Ha detto che già l’aver realizzato l’incontro, dopo anni di tentativi, è di per se un successo. Consolidato e reso importante dal documento finale che dimostra la presenza di comuni interessi. Il presidente Rollandin ha ritenuto utile il documento del CoRPAFor anche per la sua azione politica in sede di conferenza delle regioni, che gli permetterà di affrontare i temi del Corpo Forestale con cognizione di causa.
Ci ha stupito l’interesse del Presidente per il Corpo Forestale.
Merita di essere sottolineato questo incontro col presidente Rollandin. In Sicilia non sarebbe stato facilmente realizzabile e non parliamo dell’interesse che se in Sicilia non è assente, è certo insufficiente e di pessimo livello istituzionale e politico.
La sera di venerdì l’incontro si è chiuso – da buoni Forestali – davanti ad una bistecca ed un bicchiere di vino. Alla fine della cena, emozionati, con il proposito di dare vita al coordinamento ci siamo salutati con un abbraccio come fossimo vecchi amici. Nei prossimi giorni, settimane e mesi avremo da lavorare. Sappiamo che sarà dura, ma si deve tentare, siamo gente che difende la vegetazione, ma non ama vegetare.