Trasmesse qualche giorno fa dall’ Ufficio del Personale alla Ragioneria le graduatorie “corrette” consentiranno di mettere in pagamento nella busta paga di aprile (salvo problemi di sistema informatico) quanto previsto dall’ accordo sulle progressioni professionali.
Si dovrebbe chiudere così (salvo ricorsi o provvedimenti a sorpresa della Corte dei Conti) una vicenda che ha creato tante polemiche e malumori, ma che era l’unica strada per portare in tasca dei colleghi un minimo di beneficio economico. Una scelta che per il SAF non è stata facile (ne abbiamo discusso in due partecipatissime Assemblee) ma che porterà un risultato utile per controbilanciare, seppur in parte, le pesanti restrizioni imposte dal Governo, che per anni non ci consentiranno di rinnovare il contratto di lavoro e la “devastante” ondata di tasse ed aumenti (carburante in primis) che stanno falcidiando il potere d’acquisto dei nostri stipendi.
Avremo certamente preferito un accordo più equo, ma le stringenti norme dello Stato in materia di blocco dei contratti non ci hanno lasciato alcuna possibilità di miglioramento salvo il pericolo (diventato ormai la certezza per quelle Amministrazioni che hanno seguito strade diverse dalla nostra) di perdere tutto.
Per questo riteniamo che, in un contesto in cui quasi la totalità delle Amministrazioni Pubbliche non elargiscono un solo centesimo di aumento, un accordo come il nostro, con tutti i suoi limiti sia comunque un buon risultato. Ora occorre lavorare per trovare soluzioni giuridiche con il Coran che completino il riposizionamento del personale trovando soluzioni anche per chi al momento non possedeva i requisiti.