Il prossimo 3 luglio scadrà la nomina dei componenti del Comitato Amministrativo del FITQ e così come previsto dalle vigenti norme dovranno essere designati “due rappresentanti del personale in servizio” dalle “organizzazioni di categoria maggiormente rappresentative” che alla luce dei dati sulle deleghe sindacali di tutti i dipendenti Regionali forniti Direzione Generale del Personale risultano essere UIL e SAF.
Il ruolo del Comitato oggi, con la creazione dei fondi individuali, è certamente meno rilevante rispetto al passato, ma resta pur sempre di fondamentale importanza per la verifica di quello che succede nella “gestione dei nostri risparmi”. Sicuramente molto diverso da quando in passato i nostri rappresentanti erano costretti a denunciare le regole sbagliate attraverso le quali alcune categorie attingevano in modo “improprio” dal “fondo comune” (anche con viaggi e vacanze per i pensionati) con il rischio che al momento della nostra pensione non avremmo trovato nulla.
Il calcolo per il TFR fatto con le vecchie regole sullo stipendio di funzionari diventati dirigenti (legge 31/98) o semplicemente di chi riceveva un settore nell’ultimo periodo della propria carriera lavorativa, consentiva un prelievo molto superiore a quanto invece il dipendente aveva realmente versato. Un meccanismo che nel tempo avrebbe prosciugato completamente le casse del Fondo con il pericolo (per come vanno le cose oggi quasi certezza) che nessuna Amministrazione si sarebbe fatta carico di ripianare una vera e propria voragine per reintegrare i danni di quello che abbiamo definito tante volte un vera e propria “razzia legalizzata”.
La nuova legge, frutto anche delle nostre battaglie, ha scongiurato questi pericoli e consentirà, ognuno sulla base di quello che versa, di trovare un piccolo aiuto (alle difficoltà che si già si prospettano chiaramente) al momento di andare in pensione. Si aggiunge per tutti infatti, non solo l’attuale e dibattuto problema dell’innalzamento dell’età pensionabile ma anche quello di trovare il modo per “campare” dignitosamente e con un minimo di serenità nel restante periodo della propria vita.
Nei prossimi giorni il direttivo SAF si riunisce per individuare i nuovi rappresentanti del comitato amministrativo del FITQ e lo farà grazie ai tanti colleghi che ci hanno accordato la loro fiducia con la propria delega. Nonostante il conteggio della rappresentatività venga fatto tenendo conto di tutti i dipendenti regionali (enti esclusi) il SAF risulta infatti essere il secondo sindacato dopo la UIL (che ci precede di sole 56 deleghe). Un risultato importante per il nostro sindacato, quello di consentire ai forestali di avere un rappresentante della nostra categoria all’interno del comitato, ma ancora di più perché ottenuto senza rinunciare alla nostra identità e l’ indipendenza che da sempre ci contraddistingue.
A proposito (visto che un pò di trasparenza non guasta mai) ma ci sono dei compensi per i componenti del Comitato d’Amministrazione del FITQ?
dall’anno 2000, con la L.R. n.16, il sistema fa riferimento ai gettoni di presenza previsti dalla legge regionale n. 27 del 22.06.87 che prevede la cifra di lire 50.000 a seduta (circa 25 euro).
Le riunioni fatte nello scorso anno (2011) sono state 6 per un compenso totale annuo di circa € 150 lordi!