Si è tenuta oggi a Cagliari una riunione con il comandante del Corpo per discutere sulle risorse che la direzione generale ha deciso di destinare agli incarichi ed ai gruppi di lavoro per l’anno 2014. Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Sadirs, Safor e SAF ed i componenti della RSU.
La proposta del Comandante prevedeva un “accordo” nel quale le organizzazioni sindacali avrebbero dovuto semplicemente sottoscrivere quello che di fatto era già stato deciso nel corso dell’anno sia per il numero di incarichi sia per gli importi attribuiti a ciascuno di essi. Mentre la parte restante delle risorse (meno del 15%) come disposto da una specifica delibera di giunta verrebbe comunque utilizzata per i gruppi di lavoro.
Non si capisce quindi quale sia il senso di una riunione “convocata a cose fatte” ha evidenziato la delegazione del SAF al comandante, se non quello di avvallare le scelte della Direzione generale sulle quali non siamo stati nemmeno informati preventivamente. Se la dirigenza ha deciso, perché le norme glielo consentono, di decidere unilateralmente che lo faccia senza cercare di far passare le proprie scelte come frutto di un accordo con le organizzazioni sindacali.
La nostra delegazione si è poi sofferamata a lungo sul ruolo del Comandante che deve rendere “omogenei” i metodi di valutazione del personale fra i diversi Ispettorati, con procedure quanto più uniformi e trasparenti. Così come dovrebbe essere il garante del rispetto delle norme contrattuali, quando si parla di turni di lavoro, trasferimenti, formazione, pari opportunità o semplicemente tutela di una lavoratrice madre.
Nessuna delle organizzazioni sindacali presenti si è resa quindi disponibile a sottoscrivere l’accordo proposto dalla Direzione Generale. Per quello che ci riguarda siamo pronti a partire da una nuova stagione di collaborazione a patto che la trattativa parta sempre dal presupposto che tutto il personale deve avere pari dignità. Sia che questo lavori negli uffici centrali, nelle Procure, abbia o meno l’incarico o che semplicemente presti servizio nella più “sperduta” delle stazioni forestali.