Si è tenuta ieri a cagliari una riunione con il Comandante alla quale hanno partecipato RSU e sindacati del CFVA che aveva come “ordine del giorno” l’inizio della discussione per un nuovo contratto integrativo ma anche alcune questioni per le quali era stato richiesto uno specifico incontro.
Il Comandante ha illustrato la propria attività per cercare di modificare il “piano speditivo” che regola gli interventi di protezione civile e stabilisce quale sia il nostro ruolo in caso di gravi calamità naturali. Competenze che nei recenti alluvioni hanno fatto emergere tutta la gravità di piani di intervento che non tengano realmente conto di quello che riesce a fare il personale dislocato sul territorio in una situazione di emergenza per la quale saltano tutti i normali “protocolli” operativi.
Un lavoro che verrà fatto proprio dalla Giunta Regionale che emanerà (forse già la prossima settimana) un apposita delibera e che dovrebbe fare chiarezza, ha ribadito più volte il Comandante, sul nostro ruolo e su quello che dobbiamo fare. Il personale CFVA avrà quindi obiettivi chiari e facilmente individuabili. Si è fatto l’esempio della verifica della portata dei corsi d’acqua, che finora aveva fatto molto discutere, che averrà soltanto attraverso la lettura di apposite aste graduate. Elementi che complessivamente dovrebbero (aspettiamo comunque di leggere il testo del piano) semplificare il nostro lavoro e sopratutto non esporre il personale ai rischi che derivano da norme che attribuiscono competenze che non possono essere realmente esercitate e che, in caso di tragedie, possono diventare per noi un pericoloso capo d’accusa della magistratura.
Un elemento che fa discutere, legato alla “prevenzione” di possibili alluvioni sono i turni notturni negli STIR di cagliari ed Iglesias che sono stati attivati di recente. Disposizione che se da un lato assicura la presenza del personale nelle ore notturne (anche quando non vi è alcuna allerta meteo) dall’altro, finisce per sguarnire la normale attività d’istituto e limita la nostra azione nel momento in cui ci sarà veramente da intervenire. E facile comprendere, è stato detto al Comandante, che fra smontanti da turno notturno, riposi e “ferie non godute” nel periodo estivo, si rischia di affrontare l’emergenza a “ranghi ridotti”. Una disposizione quella degli Ispettorati, ha precisato il Comandante, che non “convinceva molto” nemmeno lo stesso dott Diana ma che si sarebbe comunque interrotta fra qualche giorno appena la Giunta Regionale approva le disposizioni contenute nella delibera sul Piano Speditivo.
Durante la riunione è stata data una risposta anche al documento inviato da Cgil, Cisl, Uil e SAF circa la questione dell’esercitazione di protezione civile denominata “operazione squalo” per la quale non era stata coinvolta la nostra amministrazione ed in particolare il personale delle BLON che pure ha avuto una formazione specifica per il soccorso a mare. A tale proposito il Comandante ha precisato che nessun invito o richiesta di partecipazione è stata mai ricevuta dal CFVA ma accogliendo la nostra proposta farà una nota che ricorderà alle “distratte” istituzioni preposte a coordinare questo tipo di interventi la nostra presenza il nostro ruolo e la nostra disponibilità.
La nostra delegazione ha anche evidenziato la necessità di una più attenta verifica delle dotazioni di protezione individuali per gli interventi di protezione civile che non possono essere distribuiti sul momento o peggio addirittura acquistati (in passato è successo anche questo) quando c’è l’emergenza! Serve maggiore visibilità sulle attività del corpo, abbiamo ricordato al comandante, e nella recente vicenda della proroga dei divieti, previsti dall’ordinanza antincendio sarebbe stato opportuno dare maggiore informazione interna ed almeno una conferenza stampa per informare i cittadini. Il silenzio dell’amministrazione non solo ha alimentato la quasi totale disinformazione degli operatori del settore ma in molti casi ha addirittura messo il personale CFVA nella paradossale ed imbarazzante situazione di non conoscere il provvedimento con un minimo di anticipo.
Durante la riunione è stata affrontata anche la questione dei colleghi dell’Isola dell’Asinara che in questi giorni stanno “riconteggiando” gli ultimi 5 anni delle proprie ferie sulla base delle disposizioni dell’Amministrazione. Non si può non tener conto, abbiamo ricordato al Comandante, che l’interpretazione (da noi fermamente contestata) che si vorrebbe dare alle vigenti norme non solo è forviante ma porterebbe a dover rivedere le giornate di ferie di tutto il personale che siano state fruite nelle giornate in cui erano previste 9 ore di servizio. Orario regolarmente programmato sia all’interno degli uffici (rientri) sia nelle basi, centri operativi ed in molte altre strutture antincendio.
Sul contratto integrativo, infine, si è stabilito il termine di due settimane per realizzare una proposta condivisa da presentare al tavolo. La base di partenza sarà la vecchia proposta elaborata da RSU e sindacati del CFVA che verrà aggiornata ed integrata con le attuali esigenze e riproposta alla direzione generale del CFVA. Un contratto integrativo che il SAF cercherà di costruire con il contributo di tutti i colleghi che già da subito potranno inviarci via fax, via mail, o semplicemente attraverso i nostri delegati sindacali, le loro idee e le loro proposte.