La Regione, dopo 38 anni di “embargo sanitario” che ha penalizzato fortemente il settore degli allevamenti sardi decide di attuare una azione incisiva nei confronti della peste suina che porti alla totale eliminazione della malattia. Un modello di forte depopolamento dei maiali allo stato brado che segue quello già attuato con successo da Spagna e Portogallo negli anni ottanta che ha consentito poi la ripresa delle esportazioni ed il conseguente rilancio di un settore produttivo.
Un azione che dovrebbe essere vista positivamente da tutto il settore “suinicolo” per il fatto che anche in Sardegna la qualità delle carni e dei prosciutti, una volta caduto il vincolo dell’esportazione, potrebbe aprire nuove possibilità occupazionali nonché, le maggiori richieste dovute all’esportazione, potrebbero incidere positivamente sul prezzo al produttore. Vantaggi che però si scontrano con una tradizione millenaria di allevamenti allo stato brado e di popolazioni e territori dove la crisi economica e le conseguenti politiche dei tagli hanno avuto effetti ancora più nefasti delle già disastrate restanti zone della Sardegna.
Agire in questo contesto non è assolutamente semplice e lo dimostrano le tensioni che si sono registrate in quasi tutti gli abbattimenti finora effettuati. Ma se il CFVA è sicuramente il miglior interlocutore per chi vuole conoscere il territorio e la situazione della “pubblica sicurezza” nelle zone rurali e montane della Sardegna non si può certamente pensare che il nostro personale si faccia carico dell’ordine pubblico di interi paesi in rivolta.
Non solo la legge (121/81 art. 1) stabilisce chiaramente le competenze dell’ordine pubblico attribuendo esclusivamente agli ufficiali di Polizia e Carabinieri il ruolo di Ufficiale di Pubblica sicurezza, ma senza una professionalità specifica è altissimo il rischio di gravi incidenti. In un assembramento di protesta dove oltre ai proprietari dei maiali possono accorrere provocatori, delinquenti comuni e curiosi, anche solo una semplice offesa può innescare meccanismi che solo reparti di professionisti specificatamente addestrati possono affrontare.
Finora non c’è stato alcun incidente e questo lo si deve alla professionalità, il buon senso ed i “nervi saldi” dei colleghi che si sono occupati di garantire la sicurezza ai veterinari incaricati degli abbattimenti dei maiali. Ora però è chiaro a tutti che non è più un problema solo del CFVA e la nostra dirigenza deve assumersi le proprie responsabilità uscendo una volta tanto dai propri uffici per affrontare “sul campo” i problemi e concordare con Prefetti, Questori e Sindaci strategie che ci consentano di lavorare in sicurezza.
Richiesta incontro comandante piano di eradicazione PSA e sicurezza personale CFVA 15.02.2016
Segnalazione Prefetto Nuoro su attività contro la PSA e ingiurie personale CFVA 15.02.2016
Segnalazione RLS per attività di PS contro la peste suina africana