Azione di protesta contro l’atteggiamento del Comandante: centinaia di colleghi a manifestare pubblicamente il dissenso del personale CFVA

Arrivati da tutta la Sardegna oltre duecento colleghi hanno manifestato di fronte la palazzo dell’Assessore all’Ambiente contro l’atteggiamento del Comandante del Corpo che, non solo ha preteso, nell’unica riunione che c’è stata, di inserire alcune norme che rischiano di compromettere l’accordo, ma convoca con tutta calma le organizzazioni sindacali per il proseguo della trattativa (nonostante l’urgenza di mettere in pagamento  il contratto entro dicembre pena perdere le risorse) dopo quasi 15 giorni dalla precedente riunione.

Le Organizzazioni Sindacali sono state ricevute dal capo di gabinetto dell’Assessore (che ci ha spiegato che Giorgio Oppi fosse impegnato in Consiglio Regionale) elemento che ci dimostra ancora una volta la sua totale indifferenza per i problemi del Corpo. Peraltro, abbiamo fatto notare cortesemente al capo di gabinetto (un po’ seccato del fatto che nei comunicati abbiamo denunciato “l’assenza” dell’assessore) che in una recente circostanza (quella della protesta degli operai dell’Ente Foreste) l’Assessore non ha esitato ad abbandonare l’Aula del Consiglio per occuparsi direttamente della cosa.

Alla riunione ha partecipato anche il facente funzione del Comandante del Corpo dott. Giuseppe Delogu che al termine degli interventi dei Segretari dei sindacati ha spiegato le proprie ragioni. Queste non hanno mancato di scatenare polemiche e qualche acceso scontro, ma si è detto, alla fine, disposto a vedere la questione all’interno delle disposizioni normative.

Una manifestazione a cui avrebbero potuto partecipare più colleghi se ci fosse la consapevolezza che il poco che abbiamo dobbiamo difenderlo tutti assieme,  ma il messaggio è comunque stato chiaro:  il Corpo Forestale della Regione Sarda è composto da Agenti, Assistenti, Ispettori ed Ufficiali che lavorano negli uffici, nelle stazioni o per mare.  Chi vuole fare il Comandante del Corpo deve tenere conto di tutti e non solo di alcuni “prediletti”.

Lunedì mattina vedremo se l’aria è cambiata o se invece occorrono nuove e più forti azioni di lotta.