Progressioni professionali: chi passa e chi no

Approvato il contratto integrativo con la Direzione Generale del CFVA ora si dovranno fare le graduatorie interne per ogni singolo livello retributivo di Agenti, Assistenti, Ispettori e Ufficiali. La richiesta per partecipare alle Progressioni dovrà essere fatta dal personale interessato ma su disposizione della Direzione del CFVA che indicherà sia il modo sia la tempistica.

Come è noto, potranno partecipare alla selezione per le progressioni economiche tutti coloro che  hanno due anni di anzianità nel livello retributivo alla data del 31 dicembre 2009. La graduatoria verrà poi stipulata sulla base dei titoli di studio, l’anzianità nel livello retributivo e la valutazione del dirigente che si rifà a quanto già stabilito con le valutazioni relative al rendimento negli scorsi anni. Ricordiamo che non si terrà conto del punteggio ricevuto ma soltanto alla classe di merito assegnata (prima, seconda o terza).

Purtroppo le risorse disponibili non consentono il passaggio di tutti i colleghi che hanno i requisiti minimi di anzianità per partecipare, ma occorrerà trovare appena possibile una cifra di circa cento mila euro per completare il ciclo e coinvolgere gli esclusi da questa prima grossa “infornata”.

Vi sono poi i colleghi che non hanno i requisiti minimi di anzianità nel livello retributivo per partecipare alla selezione fra cui gli Agenti del secondo e terzo contingente e gli Ispettori assunti con forte ritardo a causa della lentezza con cui si sono riassegnate le sedi rifiutate. Per loro il contratto integrativo appena firmato prevede la possibilità di effettuare (quando matureranno i requisiti) una progressione “giuridica” nel grado e poi (appena trovate le risorse) anche il corrispondente aumento economico.

Una previsione questa fortemente voluta dalle organizzazioni sindacali e dal SAF in prima fila per cercare di dare comunque un minimo di prospettive a chi sarebbe stato completamente escluso dall’accordo senza alcuna prospettiva certa per il futuro. Occorre precisare però che per dare gambe alla graduatoria giuridica sarà necessario recepire e regolamentare con il CORAN le previsioni dello Stato sulle progressioni giuridiche. Insomma qualcosa che va certamente oltre una semplice “dichiarazione di intenti” ma che con l’onestà e la serietà che la questione richiede, non possiamo nemmeno definire un “assegno circolare”. Per vedere realizzato questo progetto occorrerà lavorarci almeno quanto abbiamo fatto finora per trovare le risorse.

Giova però ricordare che anche nel 2005 vi furono alcuni colleghi esclusi dalle progressioni (i marescialli più anziani). In quel caso l’impegno dei sindacati permise, negli anni successivi, di trovare tutte le risorse necessarie e con il Coran di siglare gli accordi necessari per compensare a questi colleghi ogni differenza.