Da oggi in vigore la riforma del FITQ: tutte le novità

Da oggi in vigore  la legge Regionale 22 dicembre 2011, n. 27  pubblicata ieri nel Buras.
 
Dal primo gennaio 2012 nasce il nuovo fondo pensione dei dipendenti regionali, che continuerà a chiamarsi FITQ ma sarà per molti aspetti diverso da quello in vigore fino ad oggi. Intanto per la prima volta l’adesione sarà volontaria e non più obbligatoria per legge ed ognuno avrà un proprio conto individuale che non potrà essere “depredato” da nessun altra categoria.

Salvi i versamenti fatti finora: dal primo gennaio 2012 si passa, anche per il FITQ, dal sistema retributivo a quello contributivo, ma a differenza di una delle bozze uscite dalla Commissione nelle scorse settimane, i versamenti fatti finora verranno calcolati (al momento della pensione) con i maggiori vantaggi del vecchio sistema retributivo e andranno poi a sommarsi ai nuovi versamenti calcolati con il sistema contributivo.

Un sistema meno favorevole ma più sicuro: il vecchio sistema era certamente più favorevole per tutti (per alcuni in particolar modo) ma aveva creato nel tempo una vera e propria voragine nelle casse del fondo (secondo i nostri calcoli diverse centinaia di milioni di euro) che da tempo avevamo denunciato. La causa di questo deriva dal fatto che tutti prendevano dal “contenitore comune” e fra questi c’era chi versava 100 e prendeva 300. Così per gli incarichi conferiti nell’ultimo periodo prima della pensione o le iscrizioni al fondo fatte per legge dal Consiglio Regionale senza una adeguata copertura. Ora ogni dipendente avrà il suo conto individuale e ritirerà al momento della pensione quanto realmente versato.

L’adesione al nuovo sistema sarà volontaria: cessa l’iscrizione obbligatoria al fondo ed il personale potra scegliere se iscriversi oppure no. In caso di mancata adesione il dipendente è iscritto all’INPS (ex gestione INPDAP) ai fini della corresponsione del TFR.

Invariati i versamenti: Il dipendente contribuirà alla propria posizione individuale con un versamento del 5% (lo stesso fatto finora) che potrà essere eventualmente aumentato in sede di contratto collettivo. L’Amministrazione contribuisce invece con la stessa percentuale versata attualmente del 7,50 %

Confermate le anticipazioni per acquisto casa e estinzione mutuo: un aspetto importante della riforma riguarda la possibilità di continuare a poter accedere all’anticipazione dell’80% del TFR, ma con il vantaggio, previsto dalla riforma, che questo potrà essere richiesto anche più volte nell’arco della propria vita lavorativa. Fra le motivazioni, oltre all’acquisto e la ristrutturazione, della casa per se o per il figlio, anche l’estinzione del mutuo e le spese sanitarie anche per i familiari e le spese per l’istruzione universitaria dei figli degli iscritti.

I piccoli prestiti: altro aspetto positivo è la possibilità di accedere ad un “piccolo prestito” fino a 10.000 euro ad un tasso di interesse molto conveniente (circa il 2%) da restituire anche in sessanta rate.

Omogeneità nel comparto: la norma prevede che entro tre mesi gli altri fondi presenti nel comparto si adeguino al nostro. Aspetto fortemente contestato dai sindacati in quanto alcuni dei loro fondi finora erano molto più convenienti del nostro.

LR 27 del 22 dicembre 2011 Riforma FITQ