Il “giallo” delle Progressioni: L’Assessorato al Personale cambia idea e mette in pagamento gli aumenti ad aprile.

Una vicenda dai contorni quantomeno “sospetti” ancora da chiarire: come è possibile che si blocchino, di venerdì alle 14,00, gli effetti di un contratto firmato e valido a tutti gli effetti  e lunedì mattina gli stessi Dirigenti che decretavano la “sospensione” dicono che invece tutto può essere messo in pagamento?

Si sapeva bene che la Ragioneria aveva provveduto proprio in questi giorni (con un aggravio di lavoro non indifferente) a calcolare, sulla base delle Progressioni,  tutti gli arretrati e che un blocco in questo momento avrebbe fatto slittare anche il pagamento delle buste paga che sarebbero dovute essere completamente riviste. Un vero e proprio “disastro” che non avrebbe avuto precedenti nell’era recente della Regione con la, per altro, immancabile sollevazione popolare dei colleghi che ora più che mai di quei pochi soldi hanno bisogno.

Può essere sufficiente un semplice ricorso solo “preannunciato” da un gruppo di dipendenti a far cambiare idea ai “potenti” Direttori Generali della Regione su un accordo da loro sottoscritto e certificato dall’Ufficio interno di controllo? Loro che sulla vicenda dei Laureati inquadrati nella categoria “D” soltanto pochi mesi fa avevano addirittura sfidato il ricorso presentato dal Governo alla Corte Costituzionale (che poi ha bocciato la norma) inquadrando comunque il personale interessato.

Noi pensiamo che quella ufficiale possa essere solo una versione di “facciata” e abbiamo il dubbio  che invece dietro ci sia qualcos’altro. Non sappiamo se le voci sulla necessità urgente di recuperare risorse (circolate anche in alcuni ambienti politici) possano corrispondere al vero ma l’idea che dietro questo tentativo maldestro di bloccare i nostri pagamenti ci possano essere esigenze di “altra natura”  ci sembra assai più credibile.

Certo poi la “sollevazione” dei sindacati e sopratutto la notizia che i nostri uffici legali erano già a lavoro per denunciare una palese infrazione delle norme e chiedere gli eventuali danni ed interessi per tutti i nostri associati, ha forse contribuito a far rivedere il tutto sotto una luce diversa convincendo la Dirigenza a modificare le “avventate” decisioni di venerdì mattina.

La nota di Manca che dispone il pagamento delle Progressioni

 

 

Al Presidente della Regione Sarda

All’Assessore regionale del Personale

e p.c. Agli Assessori della Giunta regionale

“ “ “ A tutti gli iscritti e colleghi del Comparto

Oggetto : Richiesta di intervento immediato per applicazione Progressioni 2007 – 2010 –

Queste Segreterie regionali chiedono con la massima determinazione l’immediato intervento delle SS.LL., nella qualità di garanti della correttezza dei comportamenti dell’Amministrazione regionale, per assicurare con estrema urgenza la regolare applicazione delle procedure attuative delle Progressioni professionali 2007 – 2010 perla Regionee per il Corpo Forestale.

Alla fine della mattinata di venerdì 13 aprile, siamo infatti stati informati della sospensione degli stessi provvedimenti, ormai arrivati alla fase finale del pagamento delle spettanze con gli stipendi del corrente mese di aprile, a seguito di una nota del Direttore generale del Personale (per conto della delegazione trattante della Regione) che comunicava alla Ragioneria regionale la necessità di “un temporaneo rinvio dell’esecuzione dei provvedimenti relativi alle progressioni in oggetto”, a seguito di atti legali presentati l’11 aprile scorso finalizzati a richiedere un tentativo di conciliazione e a ricorrere al giudice del lavoro per l’annullamento dell’accordo integrativo del 3 ottobre 2011.

Al riguardo, denunciamo l’assoluta irregolarità della decisione rispetto al normale percorso di un accordo contrattuale, che è un atto definito tra le Parti al quale, dopo il buon esito della certificazione prevista e la conseguente sottoscrizione definitiva, deve esclusivamente essere data attuazione. Non sono infatti né previste, né consentite modifiche successive alla conclusione dell’iter contrattuale. Inoltre, la competenza per l’esame e la pronuncia su un contenzioso è infatti del Giudice del Lavoro o del Tribunale Amministrativo regionale, e non di una delle Parti firmatarie.

Va sottolineata, inoltre, l’assurdità di un comportamento che ignora le gravissime contraddizioni cui dà luogo : tra le tante, basti citare il fatto che gli identici contratti integrativi sono stati già applicati per intero in molte Amministrazioni del Comparto, che il ricorso (o gli atti preordinati) risulta non riguardare per niente l’accordo relativo al Corpo Forestale (sottoposto invece anch’esso alla sospensione), e che non più tardi del 9 marzo scorsola Direzione del Personale (con determina n. 5235/85), dovendo reinquadrare nella cat.C i dipendenti collocati in D1 nell’ottobre 2011 per effetto di norme poi dichiarate illegittime dalla Corte Costituzionale, inquadrò lo stesso personale nel livello C4, dichiarando di considerare acquisita la progressione professionale da C3 a C4 per effetto delle graduatorie pubblicate con atto del 30.12.2011.

Per quanto esposto queste Segreterie, rappresentando il grandissimo malumore dei dipendenti, fanno appello alla funzione di garanzia per il rispetto delle regole e dei diritti propria delle SS.LL., e chiedono che si provveda a far revocare immediatamente la vergognosa decisione in esame, e far concludere correttamente la procedura di pagamento con lo stipendio del mese di aprile. Nel malaugurato caso che questo appello responsabile non venisse raccolto, le scriventi preannunciano, oltre azioni legali immediate, la volontà di denunciare l’accaduto in tutte le sedi competenti, e l’organizzazione di pesanti azioni di protesta con il coinvolgimento di tutto il personale.

 Facendo conto sul senso di giustizia delle SS.LL., si resta in attesa di urgentissimo riscontro. Cordiali saluti

 Le Segreterie

CGIL.FP  Antonio Cois

UIL-FPL Giampaolo Spano

SAF Gavino Farina

 S.A.Di.R.S. Luciano Melis