Si è riunito per la prima volta qualche giorno fa a Cagliari, nella sede dell’Assessorato al Personale, il Comitato unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni. Un Comitato voluto da una norma dello Stato (legge 4 novembre 2010 n. 183) e regolata da una direttiva congiunta dei Ministri della Funzione Pubblica e delle Pari Opportunità.
Questo Comitato unifica i vecchi “Comitati Paritetici” e quelli sul fenomeno del mobbing (previsti dai Contratti Collettivi ma di fatto mai diventati veramente operativi) ed ha il compito di perseguire azioni per diffondere il “benessere lavorativo” che per la prima volta inizia ad essere considerato dal legislatore un elemento che può migliorare l’efficienza, l’efficacia ma anche l’immagine della Pubblica Amministrazione.
La Commissione, che esercita compiti propositivi, consultivi e di verifica, sulle materia di competenza è presieduta dal Direttore Generale del Personale (Giuseppe Manca) ed è composta da un Rappresentante effettivo e da uno supplente sia per ogni Organizzazione Sindacale, sia per ogni Direzione Generale o Agenzia della Regione.
Il lavoro non mancherà. Sappiamo bene infatti che in tema di pari opportunità fra dipendenti (uomini o donne che siano) o nella gestione del personale (dove pregiudizi o semplici antipatie possono sfociare in casi di vero e proprio Mobbing) c’è sicuramente molto da fare. Negli obiettivi della legge ci sono le carte in regola per affrontare questi problemi.
Infine una curiosità: le Organizzazioni Sindacali hanno designato esclusivamente componenti femminili e solo il SAF ha designato un uomo come componente effettivo (per altro unico rappresentante del CFVA) sarà solo un caso o il segnale del mondo che cambia?
Direttiva ministeriale sulle modalità di funzionamento dei Comitati Unici di Garanzia