Visite mediche CFVA: la Regione lascia l’ospedale Brotzu per affidarsi ad una ditta privata: servizi scadenti, pasticci e… spese triplicate?

I primi ad essere scettici quando la Regione inviò tutti i forestali della Sardegna al Brotzu di Cagliari, fummo proprio noi. Perchè far fare tanti chilometri ai colleghi dal sassarese o addirittura dalla Gallura per recarsi presso un ospedale a Cagliari? L’allora Assessore al Personale Dadea (nella vita Cardiologo) rispose che quell’ospedale rappresentava l’eccellenza nel settore e che a bassi costi per la nostra Amministrazione garantiva un servizio di altissima qualità. Affermazioni che allora non ci convinsero del tutto ma che oggi, alla luce dell’esperienza di questi anni, condividiamo appieno.

Nella nostra attività verificare se ci sono valori sballati nelle analisi del sangue o delle urine è importante, tenere sotto controllo il colesterolo è altrettanto importante, ma verificare se le coronarie che alimentano il nostro cuore funzionano perfettamente è fondamentale. Non accorgersi di questo vuole dire morire di infarto durante il servizio, esattamente quello che in passato è già tragicamente successo più volte. Verificare le condizioni del nostro cuore in una struttura che si contraddistingue per l’altissima professionalità, grande esperienza e macchinari di altissimo livello significava (nonostante i disagi del viaggio per i colleghi più lontani) avere per tutti una garanzia in più.

La nuova ditta (in accordo con l’Amministrazione) torna invece alla spirometria, introduce le analisi a sorpresa per l’alcol e per la droga (il CFVA è notoriamente un covo di drogati!) verifiche che per noi, così come per tutte le forze di Polizia in Italia, vengono regolate da norme dello Stato che non hanno alcun costo per la nostra Amministrazione. Forse chi gestisce la sicurezza in Regione pensa che in Italia si attribuiscano qualifiche di Polizia Giudiziaria e Pubblica Sicurezza con tanto di arma al seguito senza alcuna verifica e tutti stavamo aspettando questa nuova ditta per stanare ubriaconi e drogati? Chi predispone questi controlli a pagamento o non conosce il nostro lavoro e le nostre competenze o è semplicemente interessato ad aumentare le spese della Regione.

Già in questo breve periodo abbiamo avuto segnalazioni di carenza di igiene, di divulgazione di dati sensibili (per la quale i nostri legali stanno predisponendo una apposita denuncia per violazione della Privacy) e di un curioso caso in cui è stato imposto l’obbligo di fare l’antitetanica anche di fronte a situazioni in cui allergie o problemi di salute di altro tipo lo sconsigliavano. Alcuni colleghi che si sono rifiutati di farla sono stati dichiarati inidonei al servizio esterno per addirittura 12 mesi! Costretti (per poter svolgere il proprio servizio) a fare ricorso, la ASL competente ha immediatamente annullato il giudizio del nuovo medico competente ed ha disposto per la completa idoneità al servizio.

Insomma tutta una serie di pasticci a cui si aggiungono le “voci” (ben informate  e attendibili ma ancora da confermare con atti ufficiali) che sostengono che le spese con la nuova gara si sarebbero più che triplicate. Questioni gravissime su cui riteniamo di doverci vedere chiaro.  In passato siamo stati costretti a denunciare all’autorità competente il Direttore Generale responsabile della sicurezza, che sia questa l’unica strada per far capire la differenza fra un Corpo di Polizia e gli altri dipendenti?