Contro “l’invasione” del CFS si mobilitano le “truppe”: Cgil, Cisl, Uil, Safor e SAF intraprendono una linea d’azione comune

FALCOPALUDE-FGRiunite ieri, nella sede della Cgil in viale Trento a Cagliari, tutte le Organizzazioni Sindacali del CFVA decidono di aderire ad un piano comune di azioni per contrastare l’invasione in Sardegna del Corpo Forestale dello Stato. A parere di tutti i rappresentanti sindacali  è inaccettabile, sotto qualsiasi punto di vista, la inutile quanto dannosa sovrapposizione di competenze che finisce, oltre che gettare forte discredito nel  CFS, anche per danneggiare l’immagine della nostra Istituzione.

Il piano d’azione prevede, oltre che informare l’opinione pubblica di quello che sta succedendo, anche una serie di iniziative che riguardano la Direzione Generale del CFVA, le Istituzioni e la classe politica Regionale, ed infine il Governo ed il Parlamento.

E chiaro infatti che la nostra Direzione Generale deve prestare maggiore  supporto e strumenti al personale che opera in quei punti strategici che sono “obiettivo dichiarato” del CFS come le Procure (inaccettabile la situazione di Oristano in cui non esiste la sezione del CFVA) operando inoltre il rilancio delle attività legate alla Convenzione di Washington (Cites) e dell’attività di indagine sull’agro alimentare. Inoltre deve essere chiara la posizione del Comandante del CFVA rispetto a questo delicato problema.

Verranno chiesti specifici incontri all’Assessore all’Ambiente ai Capo Gruppo del Consiglio Regionale a cui, tutte insieme, le organizzazioni sindacali chiederanno venga presa una posizione forte nei confronti del Governo a tutela della autonomia della Sardegna, ma sopratutto a difesa del CFVA. Un Istituzione costituita da professionisti della tutela dell’ambiente che non vogliono avere nulla a che fare con una gestione sciagurata del CFS che vorrebbe creare in Sardegna doppioni e inutili sprechi.

Saranno attivate infine tutta una serie di iniziative, anche con le altre Regioni e Provincie Autonome, per dialogare direttamente con il Governo ed il Parlamento al fine di chiarire (con adeguate norme) il ruolo che finora abbiamo svolto e che deve essere finalmente riconosciuto fino in fondo.