Il Corpafor a Cagliari: Fra le priorità sensibilizzare il nuovo esecutivo su pensioni e riconoscimenti giuridici. No a sovrapposizioni con il CFS.

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Riuniti a Cagliari i rappresentanti del Corpafor per fare il punto sulle problematiche della nostra categoria anche alla luce delle iniziative del nuovo Governo che parrebbe, già dai primi giorni di attività, riprendere in mano alcune importanti riforme.  Tre giorni di lavoro nei quali non sono mancati i momenti con i quali incontrare tanti colleghi che hanno partecipato all’assemblea proclamata da Cgil, Cisl, Uil e SAF sia nei giorni successivi immersi nei boschi a ridosso della splendida costa ogliastrina.

Al primo punto della riunione la ferma intenzione di rilanciare il ruolo del Corpafor e rafforzare la propria azione con iniziative che coinvolgano i colleghi delle regioni meno rappresentate come il Friuli e la Sicilia. Il Coordinamento infatti (che non è un sindacato e non lo vuole diventare) ha il ruolo di intraprendere iniziative unitarie principalmente su questioni di competenza dello Stato che finora si sono dovute affrontare, dalle singole realtà regionali o provinciali, in modo disomogeneo e spesso scoordinato. Promuove poi il confronto fra personale forestale di regioni e provincie autonome su questioni sindacali, normative ed organizzative del nostro lavoro. Per esercitare questo ruolo i rappresentanti hanno individuato la necessità di coinvolgere quanto più possibile le singole organizzazioni sindacali o direttamente i colleghi anche attraverso la sottoscrizione di singoli documenti inerenti aspetti largamente condivisi.

Fra le questioni all’ordine del giorno si è affrontata la questione CFS ed il loro ruolo all’interno delle nostre regioni. Un goffo tentativo di espansione che per i modi e gli intenti rischia soltanto di accelerare la propria fine, per altro già scritta nel tempo in diversi disegni di legge.  Da escludere categoricamente qualsiasi possibilità di “fusione” (come invece sostiene qualcuno) e di transito al CFS che anzi per evitare di essere “fagocitato” dalle altre forze di polizia farebbe bene a ritrovare quel ruolo e quel legame con il proprio territorio che i Corpi Forestali regionali hanno saputo mantenere. Il Corpafor si farà promotore di un iniziativa presso il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali per chiedere quale sia il senso di una inutile quanto dannosa sovrapposizione che già da ora ha creato situazioni di forte imbarazzo che rischiano di gettare discredito su entrambe le amministrazioni.

Particolare attenzione verrà data alla questione delle riforme: proprio in questi giorni è stata ripresentata al nuovo parlamento la proposta di Ettore Rosato (che finora ha seguito con attenzione le nostre iniziative) che conferma in pieno il ruolo di regioni e provincie autonome sulla quale a nostro parere il Parlamento dovrebbe definire alcune questioni normative che riguardano il personale dei corpi di polizia regionale legate all’art. 57 del codice di procedura penale ed alla legge 121/81. Altro aspetto da affrontare è la questione della riforma delle pensioni, sulla quale il Corpafor aveva già attivato un iniziativa con il precedente Ministro Fornero, che verrà a breve riproposta al nuovo Governo.