Nella recente riunione con il Coran del 17 giugno abbiamo preso atto che la giunta regionale non ha ancora provveduto a nominare il sostituto del componente del Coran (dimesso da oltre due mesi) e che le disposizioni dell’Assessore al Personale sarebbero quelle di affrontare tutto il nuovo contratto collettivo senza tener conto delle questioni urgenti, così come invece si era stabilito con il precedente assessore.
La mancata modifica dell’art. 102 che determina l’approvvigionamento del fondo per le progressioni sia che queste siano di natura anche economica o soltanto giuridiche, causa una inaccettabile ed ingiustificata divisione di contingenti di colleghi con stessa identica anzianità lavorativa. Un effetto tanto più ingiustificabile se si pensa che per realizzare completamente il “progetto progressioni” basterebbe introdurre una norma la cui legittimità è certificata dal fatto che è già in uso nel contratto di centinai di migliaia di dipendenti pubblici e per attuarla non occorre un solo centesimo di finanziamento.
Proprio in questi giorni l’ufficio del personale ha indetto le selezioni per le progressioni giuridiche che se attuate senza la modifica del suddetto articolo produrranno una serie di situazioni paradossali. Ad esempio, il personale che ricopre il ruolo di Ufficiale del Corpo, con quasi 35 anni di servizio, che pur avendo tutti i requisiti non ha usufruito delle recenti progressioni solo per mancanza di fondi, ora, per la seconda volta e senza alcuna ragionevole motivazione, si troverebbe nuovamente escluso dalla possibilità di un legittimo avanzamento di grado.
Inaccettabili effetti anche nel ruolo Agenti e Ispettori dove il passaggio di grado, fra personale con stessa anzianità, rischia di essere stabilito con regole più adatte ad una lotteria di fine anno che ad un organizzazione con compiti di di pubblica sicurezza e polizia giudiziari come la nostra. Tutto questo potrebbe essere evitato con un semplice “nulla osta” (anche solo verbale) dell’Assessore ed una sola riunione con il Coran in quanto esiste già l’accordo della maggioranza delle organizzazioni e la più volte dichiarata disponibilità del Presidente De Angelis.
Il SAF (assieme alle organizzazioni che condividono l’iniziativa) chiede con forza un intervento urgente degli Assessori al Personale ed Ambiente non escludendo a brevissimo l’annuncio di possibili forme di protesta come un assemblea generale in piena campagna antincendio e la proclamazione di una giornata di sciopero che serva, fra le altre questioni, a ricordare alla Giunta ed all’opinione pubblica che la politica non può ricordarsi del Corpo Forestale solo quando si tratta di attribuire nuove competenze.
Una lotta che dovremo fare certamente tutti insieme, ma con chi ha già usufruito delle progressioni (come chi scrive) in prima linea, un pò più avanti ed a voce più alta di chi è rimasto indietro e chiede di usufruirne. L’egoismo e la furbizia di alcuni che restano a guardare perchè non hanno nulla da guadagnare, sono i mali che spesso ci hanno impedito di correre verso risultati che avrebbero migliorato la vita lavorativa di tutti e non devono in nessun modo condizionare le nostre scelte. Sarà una battaglia comune che se vinta non sarà solo un riconoscimento per chi ne ha diritto ma anche la dimostrazione che esistono ancora valori come lealtà, giustizia e perchè no… spirito di corpo!