Si terrà ad Udine entro la seconda decade di ottobre (la data verrà stabilita nei prossimi giorni) un incontro con tutti i rappresentanti sindacali delle varie regioni e provincie autonome che aderiscono al Corpafor. L’incontro sarà incentrato principalmente sul disegno di legge del Governo che prevede la soppressione del Corpo Forestale dello Stato le cui competenze, se la norma verrà approvata con l’attuale scrittura, passeranno “alle altre forze di polizia”.
Un disegno di legge che il Governo ha già annunciato di voler approvare a breve e che potrebbe essere il primo passo di una profonda modifica dell’attuale assetto delle forze di polizia in Italia. Per quello che riguarda il CFVA occorre certamente evidenziare che sia la politica regionale sia quella nazionale non hanno nemmeno lontanamente paventato una possibile “soppressione” ne hanno messo in discussione l’importanza del nostro lavoro, ma se le competenze finora svolte dal Corpo Forestale dello Stato passeranno alla Polizia di stato o ai Carabinieri del Noe, quale sarà il nostro ruolo rispetto alla “vigilanza ambientale” nel resto dell’Italia?
Il Disegno di legge dovrà, una volta approvato, essere completato con appositi provvedimenti del Governo che dovranno anche individuare i “particolari” del passaggio ed “armonizzare” inoltre gli effetti della nuova organizzazione della polizia ambientale in Italia. Disposizioni che avranno effetti non solo sul personale direttamente interessato dalla riforma, ma finiranno con l’avere ripercussioni sul ruolo di tutti i “forestali” d’Italia. Per noi si profila quindi un periodo in cui occorre grande attenzione sull’attività legislativa del Governo in quanto questo tipo di riforme una volta attuate non sono facilmente modificabili ed occorre in tutti i modi cercare di prevenire i “potenziali effetti disastrosi per la nostra vita lavorativa o familiare” che ormai anche il più “distratto” dei colleghi intravede chiaramente.
Per questi motivi lo scopo principale della riunione “friulana” sarà rafforzare il Corpafor e la sua azione presso il Governo Nazionale per cercare di non subire passivamente questo importante processo di riforma, ma sensibilizzare il legislatore ad approvare norme che possano riconoscere e valorizzare il lavoro, la professionalità ed il ruolo finora svolto dal personale dei corpi forestali regionali.