Si è svolto in data 22 e 23 aprile 2016 a Carezza al Lago (BZ) un nuovo incontro dei componenti del Co.R.P.A.For. L’incontro fa seguito ai precedenti di Aosta (2012), Cagliari (2013) e Udine (2014) ed è stato principalmente incentrato sulla riorganizzazione dei Corpi forestali in connessione alla Legge Madia (legge 7 agosto 2015, n. 124).
Dall’incontro sono scaturite delle nuove importanti iniziative di rilancio delle azioni comuni, la prima delle quali è stata una lettera ai Presidenti delle Regioni e Provincie autonome e ai Comandanti dei Corpi forestali delle stesse, che richiamando le precedenti note di data 31 agosto 2015 e 16 febbraio 2016, ha tracciato una serie di linee guida e gli spunti condivisi.
Quello che è emerso subito è peraltro che tali principi si pongono in sintonia con le riflessioni emerse anche nell’incontro dei Comandanti dei Corpi forestali svolto a Cagliari il 24 febbraio u.s. e questo dimostra che in questa delicata fase storica ci può essere una comunione di intenti e di sforzi in grado di creare importanti sinergie tra i vertici e le basi dei Corpi forestali.
Vediamoli, nel dettaglio:
– i Corpi forestali sono espressione ed essenza dell’autonomia che caratterizza le nostre Regioni e Provincie autonome;
– la connessione tra funzioni tecniche e funzioni di polizia è imprescindibile ed è la natura giuridica consolidata dei nostri Corpi forestali;
– il legame con i cittadini e con il territorio costituisce un valore aggiunto delle nostre Organizzazioni forestali;
– la conservazione delle competenze attuali e delle specificità dei nostri Corpi forestali è garanzia fondamentale per il mantenimento dei livelli di presidio dell’ambiente, del territorio e del mare nonché per la salvaguardia delle professionalità esistenti, delle specialità e dell’unitarietà delle funzioni attribuite;
– la norma di salvaguardia (articolo 8, comma 7, della Legge Madia) può e deve consentire ai nostri Corpi forestali di avere riconoscimenti all’interno delle norme nazionali, sia in relazione alle qualifiche di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria che alle specificità dei nostri ordinamenti;
– è necessario presidiare e coordinarsi a livello istituzionale e normativo per attivare le iniziative opportune rispetto al nuovo soggetto istituzionale di riferimento, ovvero l’Arma dei carabinieri, secondo il principio di sussidiarietà.
E’ peraltro evidente che tali principi sono assolutamente coerenti con gli obiettivi principali che, fin dall’inizio, si pone il Co.R.P.A.For.
Nella lettera inviata ai Presidenti delle Regioni e Provincie autonome e ai Comandanti dei Corpi forestali, disponibile sul sito www.corpafor.it, il Co.R.P.A.For. ha rilevato che le azioni congiunte che si possono mettere in campo devono perseguire l’obiettivo di trovare dei punti comuni su cui lavorare, sia in vista dei precitati riconoscimenti normativi nazionali che dell’attuazione della norma di salvaguardia (articolo 8, comma 7, della Legge Madia).
Tale norma chiama infatti anche le nostre Organizzazioni al coordinamento in sede nazionale delle funzioni di polizia di tutela dell’ambiente, del territorio e del mare, nonché la sicurezza e i controlli nel settore agroalimentare e in funzione di questo coordinamento non sono escluse modifiche alle norme statutarie.
Il Co.R.P.A.For. ha quindi sensibilizzato sulla necessità di coordinarsi tra realtà autonome per elaborare delle proposte di modifica alle attuali normative che non riconoscono il nostro ruolo e le nostre qualifiche e per assicurare istruttorie uniformi e proposte condivise di schemi di decreti legislativi (norme di attuazione) e altri provvedimenti nelle sedi delle Commissioni paritetiche ma anche della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano.
L’opportunità e necessità di adottare azioni comuni e coordinate, scrive il Co.R.P.A.For., assumerà particolare importanza in futuro per realizzare un quadro giuridico nazionale di riferimento rilevante in grado di affermare le nostre peculiari identità e organizzazioni, specie nel momento in cui l’Arma dei carabinieri diverrà il soggetto di riferimento nazionale per la sicurezza in materia
Lettera ai Presidenti delle Regioni e Province autonome aprile 2016