Le notizie che trapelano dal Consiglio Regionale ed in particolare dalla Prima Commissione presieduta dall’On. Manichedda non sono certamente rassicuranti ed il fronte dei Consiglieri “anti privilegi degli altri” non sembra aver deposto le armi.
La Commissione si è impegnata a riunire i due testi di riforma attualmente presenti in Consiglio, il primo presentato dall’Assessore al Personale On. Floris ed il secondo invece dal Consigliere Regionale On. Steri. L’obiettivo è quello di discutere in aula (il 20 dicembre prossimo) un unico testo, ma la cosa sta già generando tensioni ed attriti, sia per la complessità della materia (in gioco anche i diritti acquisiti di chi ha versato per tanti anni) ma anche per le posizioni di chi vorrebbe eliminare tutte le spese della Regione, tanto da farci venire il dubbio che qualcuno non ha ben compreso che nemmeno il Consiglio Regionale può decidere di non pagare quanto previsto dalle norme dello Stato in materia di contributi previdenziali.
Della percentuale del 7,50% che viene versata oggi dalla Regione, infatti, il 6,91 è comunque imposto dalla Legge e solo la restante parte sarebbe “discrezionale” della Regione. Nelle proposte di riforma del FITQ la percentuale a carico della Regione (oltre quella garantita per legge) è del 0,59 sia nella proposta di Floris che in quella di Steri a fronte del 5% versato dal dipendente. Noi riteniamo invece che la quota a carico della Regione debba essere innalzata almeno all’1% visto che questa è la percentuale che viene versata dalle Amministrazioni Pubbliche (Enti locali e Sanità) per i loro dipendenti che hanno attivato un fondo integrativo simile a quello previsto nella nostra riforma denominato “Perseo”.
Già questi pochi elementi sarebbero sufficienti per chiunque a comprendere che la previdenza integrativa di cui si parla è certamente un vantaggio per i dipendenti, ma sempre all’interno della sfera della normale contrattazione, e comunque, cosa ben diversa dai “privilegi” previsti da certi vitalizi o da retribuzioni esorbitanti.
Occorre pertanto non abbassare la guardia e vigilare costantemente su quello che succede in Consiglio Regionale, senza escludere la possibilità di finire l’anno con una grande manifestazione di dipendenti in via Roma a Cagliari. A proposito di proteste… quest’anno nelle ultime riunioni del Comitato Amministrativo del FITQ nessuno ha nemmeno accennato di voler organizzare viaggi o cure termali a carico del fondo, così abbiamo potuto evitare le nostre (solite, uniche ed isolate) proteste. Per dirla da forestali: era proprio necessario che il fuoco ci arrivasse fino ai piedi per capire che c’era l’incendio?
Disegno di Legge riforma del FITQ – Assessore FLORIS
Disegno di Legge riforma del FITQ – Consiglieri Regionali STERI -DIANA