La Direzione Generale del CFVA bandisce una selezione di 11 unità (Agenti/Assistenti) per “ripristinare la funzionalità dei servizi centrali della Direzione” dopo l’uscita della Protezione Civile ed il conseguente passaggio di 30 dipendenti (fra forestali e “civili”) che già operavano in quel servizio.
La determinazione (del 16 agosto!) resta però generica e non spiega in quale situazione di carenze si trovi esattamente la nostra Direzione Generale ma si limita semplicemente ad un generico “ripianamento di personale”. La determinazione poi stabilisce che non potranno essere accettati più di due trasferimenti per Ispettorato (salvo deroghe) ed individua alcune regole che in realtà sono proprio il sistema per lasciare il campo libero alla discrezionalità.
Trascurando la legge 104 (norma dello Stato da applicare comunque) gli altri criteri sono semplicemente legati alla inidoneità al servizio o al mandato politico. Qualcuno pensa che i colleghi inidonei dall’ Ogliastra o dalla Gallura chiederanno di andare a Cagliari? E quanti sono gli Agenti/Assistenti che esercitano mandato politico nei pressi della Direzione Generale? Per noi soltanto veri e propri specchietti per le allodole che lasceranno il campo libero al vero scopo del provvedimento, ovvero: la SELEZIONE per la quale la determinazione già individua appositi colloqui e la presentazione di curriculum per “valutare le specifiche attitudini degli interessati”.
E proprio su questo punto sarebbe interessante conoscere a priori quali siano “le attitudini del personale” che cerca la Direzione, e sarebbe interessante sapere che fine ha fatto il nostro Contratto di Lavoro che nel disciplinare la mobilità al primo punto prevede “l’avvicinamento al nucleo familiare“, tenendo poi conto dell’anzianità di servizio e lo scambio fra colleghi per “il miglioramento dei servizi e per far conseguire ai dipendenti l’acquisizione di una professionalità più ampia”?
Ma soprattutto perché non inserire questo provvedimento all’interno di una mobilità (così come chiesto più volte da tutti i sindacati) dove, come come previsto dalla legge 31/89 e dal CCRL, vengono indicati chiaramente esuberi e carenze e vi sono criteri e graduatorie trasparenti e comprensibili a tutti?
Un provvedimento che riteniamo illegittimo ma che sembra anche un ennesimo atto di arroganza nei confronti del personale e delle Organizzazioni Sindacali le quali riteniamo non tarderanno a farsi sentire.