Progressioni professionali: L’Esercito degli “invisibili”

Ancora una volta ci scontriamo con un Comandante del Corpo il cui “esercito” inizia e finisce con pochi eletti all’interno del palazzo della Direzione Generale. Dove sono tutti gli altri? Di loro non c’è traccia negli scontri per il contratto sulle progressioni orizzontali, non una parola del Comandante ne una preoccupazione anche solo accennata per Agenti e Ispettori che non hanno i requisiti o per tutti i colleghi che nonostante oltre vent’anni di servizio rischiano di restare fuori. Un esercito di “invisibili” certamente utili quando c’è da spegnere gli incendi ma spesso fastidiosi quando si intromettono nella spartizione della “torta” senza aspettare in silenzio la loro parte di briciole.

Un film già visto quando il contratto aveva stabilito un unico fondo da cui attingere sia per gli  incarichi e sia per il rendimento dove solo le pesanti prese di posizione del sindacato evitarono di cancellare il rendimento degli “invisibili” a favore di una irrefrenabile capacità creativa a favore degli incarichi.

Oggi non si esita a mettere a rischio la progressione di tutti pur di mettere le clausole illegittime necessarie per scrivere nell’accordo nomi e cognomi di pochi. Una volta i privilegi passavano attraverso trame sotterranee e accordi segreti oggi invece possono essere difesi con arroganza: “O l’accordo contiene le regole (illegittime) che dico io o non lo firmerò mai!

E se gli “invisibili” decidessero di farsi vedere? Magari già la settimana prossima su convocazione di tutti i sindacati, magari con i pulman, magari bloccando qualche strada, magari in quell’occasione convocando la stampa e raccontando come stanno le cose … magari, forse, qualcuno si accorgerebbe di noi!