Consiglio Regionale: Un interpellanza dell’On. Planetta per sollecitare il Presidente della Regione ad agire sul Governo italiano per il riconoscimento normativo del ruolo svolto dal CFVA

INTERPELLANZA PLANETTA sugli interventi presso il Governo italiano finalizzati al riconoscimento di pari dignità, nello svolgimento del ruolo di vigilanza e controllo dei corpi forestali delle regioni e province autonome, e delle funzioni parificate nelle attività di pubblica sicurezza della specificità degli ordinamenti del corpi forestali delle regioni e province autonome, alla stregua di quello effettuato per le forze di polizia, compreso, quindi, il Corpo forestale dello Stato (CFS).

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Il sottoscritto,

premesso che:
– nei giorni 22 e 23 marzo 2012 si è svolto ad Aosta un incontro tra i rappresentanti sindacali e di categoria dei diversi corpi forestali delle regioni e province autonome, al termine del quale è nato il Coordinamento regioni province autonome corpi forestali (Co.R.P.A.For.) che ha, tra i principali obiettivi, quello di “promuovere azioni di riconoscimento della specificità degli ordinamenti dei corpi forestali delle regioni e province autonome, alla stregua di quello effettuato per le forze di polizia (compreso, quindi, il Corpo forestale dello Stato) ai sensi della legge n. 183 del 2010, nonché del ruolo di vigilanza e controllo con dignità delle funzioni parificata nelle attività di pubblica sicurezza (articolo 16 della legge n. 121 del 1981) e di polizia giudiziaria (articolo 57, commi 1 e 2, del c.p.p.) alle medesime forze di polizia, ivi comprese azioni volte al riconoscimento di tutele pensionistiche e previdenziali”;
– i corpi forestali delle regioni e province autonome, sostituiscono nei territori di appartenenza funzioni e personale del Corpo forestale dello Stato (la competenza in materia deriva, come è noto, dagli statuti speciali adottati con leggi costituzionali e relative norme di attuazione), ma non hanno un riconoscimento della specificità neppure sotto il profilo previdenziale e assistenziale;

considerato che:
– ne consegue una palese disparità di trattamento per lavoratori che, in concreto, svolgono le stesse funzioni;
– in questi giorni il Governo si appresta ad affrontare la riforma delle pensioni del comparto sicurezza e, così come previsto dall’articolo 19 della legge n. 183 del 2010, dovrà stabilire anche nuove regole che tengano conto delle specialità di una categoria a cui sono richiesti, fra le altre, “peculiari requisiti di efficienza operativa”;

appreso che gli statuti delle regioni e delle province autonome sanciscono che le competenze (che nelle restanti regioni ordinarie sono assegnate al Corpo forestale dello Stato) vengono svolte nel loro territorio dal personale appartenente ai corpi forestali regionali o provinciali, che però finora non hanno potuto usufruire dei vantaggi pensionistici (cosiddetto scivolo) riservati dallo Stato agli operatori del comparto sicurezza, compresi quelli appartenenti al CFS;

rilevato che appare profondamente ingiusto che lo Stato non tenga conto che personale (con tanto di qualifiche di pubblica sicurezza) che svolge lo stesso identico lavoro venga discriminato per il fatto che opera in una regione a statuto speciale, cosa che, peraltro, non avviane in altre categorie;

constatato che l’articolo 24, comma 18, del decreto legislativo 6 dicembre 2011, n. 101, convertito dalla legge n. 214 del 2011, contempla che, allo scopo di assicurare un processo di incremento dei requisiti minimi di accesso al pensionamento, tra gli altri, dei dipendenti del comparto sicurezza, siano adottate le relative misure di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico, con regolamento da emanare entro il 30 giugno 2012,

chiede di interpellare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente per sapere:
1) se la Giunta regionale intenda adottare i provvedimenti necessari e le più opportune iniziative per sensibilizzare il Governo italiano sulla questione delle pensioni perché, nonostante le pesanti restrizioni che hanno colpito tutto il mondo del lavoro, se ci saranno spazi per riconoscere le peculiarità delle forze di polizia, queste dovranno essere riconosciute anche al personale forestale di regioni e province autonome;
2) se la Giunta regionale intenda ricordare con la dovuta determinazione che in sede di scrittura del citato regolamento da emanare entro il 30 giugno 2012 ci si adoperi affinché, restando ferme le competenze attribuite in materia di corpo forestale alle regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano dagli statuti speciali e dalle relative norme di attuazione, sia inserita una previsione normativa che contenga tale riconoscimento attraverso adeguate integrazioni volte:
a) al riconoscimento della specificità degli ordinamenti dei corpi forestali delle regioni e province autonome, alla stregua di quello effettuato per le forze di polizia (compreso, quindi, il Corpo forestale dello Stato) ai sensi dell’articolo 19 della legge 4 novembre 2010, n. 183 (Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l’impiego, di incentivi all’occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro);
b) al riconoscimento di pari dignità, nello svolgimento del ruolo di vigilanza e controllo dei corpi forestali delle regioni e province autonome, delle funzioni parificata nelle attività di pubblica sicurezza (articolo 16 della legge n. 121 del 1981 – Nuovo ordinamento dell’amministrazione della pubblica sicurezza) e di polizia giudiziaria (articolo 57, commi 1 e 2, del c.p.p.).

Cagliari, 22 maggio 2012

L’Unione Sarda del 23 maggio 2012