Il Resoconto dell’Assemblea generale del SAF: stato di agitazione e proclamata una giornata di sciopero

L’assemblea del SAF, sindacato autonomo dei forestali, riunita in assemblea a Cagliari in data 23/07/2015, ha proclamato una giornata di astensione al lavoro per il 13 agosto 2015 dichiarando lo stato di agitazione della categoria per tutta la durata della campagna antincendio. I

Il Report della riunione ed i principali argomenti trattati:

  1. Riforma del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale

Siamo seriamente preoccupati perché è in gioco il ruolo e il futuro del Corpo Forestale sardo e siamo impegnati a contrastare il progetto che, a livello nazionale, punta a cancellare il corpo forestale dello stato e a indebolire le forze in campo specializzate nei controlli ambientali.

L’attività del SAF si è concretizzata con le azioni poste in essere dal Co.r.p.a.for, (coordinamento dei Corpi Regionali e delle Provincie Autonome Forestali), organizzazione costituita dal SAF insieme ad altri soggetti sindacali delle Regioni e Provincie Autonome,  con l’approvazione di uno specifico emendamento al progetto di riforma della pubblica amministrazione che mantiene intatte tutte le competenze e attribuzioni spettanti ai Corpi Forestali Regionali e Provinciali.

Ma il lavoro non è finito perché ora bisogna intervenire in Sardegna per produrre tutta una serie di norme di attuazione e di coordinamento tra il livello regionale e quello nazionale che necessitano di grande attenzione.

Noi abbiamo intenzione di lavorare insieme alle altre regioni e provincie autonome per la redazione di un testo unitario che preveda un regolamento uguale per tutti e una parte specifica per ogni Corpo. Abbiamo anche l’ambizione di coinvolgere nel progetto le regioni a statuto ordinario e far rinascere il corpo forestale dello stato, come struttura autonoma e federale.

L’assessore all’ambiente ha fissato per il mese di ottobre la scadenza dei termini di presentazione di proposte in merito al progetto di legge di riforma del CFVA. Ancora oggi non conosciamo quale sarà la linea politica ispiratrice di tale progetto di legge: si punta a rafforzare la struttura, o si tratta di una smobilitazione, di un ridimensionamento o di un allineamento alla politica del governo italiano?

Un progetto di riforma, in piena campagna antincendio, non è rassicurante, e per questo intendiamo rendere pubblica la vertenza; siamo però pronti a collaborare attivamente affinché le nostre richieste siano prese in considerazione.

L’assemblea del 23/07/2015 ha voluto sottolineare i punti essenziali, preliminari e strutturali, che a nostro giudizio sono basilari per la produzione di un buon testo di legge.

  • Pieno riconoscimento delle funzioni svolte dal Corpo Forestale e di V.A. in materia di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza con la parificazione nelle attività di PG e PS alle forze di polizia nazionali, ossia:

Modifica dell’art. 16 della Legge n.121/1981 e dell’art. 57 del C.P.P. con l’inserimento in legge dei corpi forestali regionali e provinciali;

  • Attribuzione in materia pensionistica e previdenziale delle medesime norme in vigore per le forze di polizia nazionali;
  • Riconoscimento dell’indennità d’istituto;
  • Revisione delle carriere con l’istituzione di nuove qualifiche e gradi e dei relativi periodi di permanenza negli stessi ai fini della progressione;
  • Riqualificazione delle stazioni forestali come struttura organizzativa del CFVA;
  • Istituzione dell’area unica della vigilanza in un unico ruolo e due categorie distinte:(1 Ufficiali , 2. sottufficiali, agenti – sovrintendenti);
  • Organizzazione autonoma del CFVA alle dipendenze del Presidente della Regione Sardegna;
  • Disciplina delle procedure e dei requisiti per l’accesso al ruolo del CFVA;
  • Procedure di valutazione e modalità di svolgimento dei concorsi interni per il passaggio da una categoria all’altra;
  • Disciplina delle funzioni dirigenziali e delle modalità di accesso alla dirigenza;
  • Equiparazione nel limite delle proprie specificità tecniche e operative dei ruoli e delle funzioni a quelli del comparto sicurezza;
  • L’istituzione all’interno delle strutture operative del CFVA del Servizio civile Volontario, valido come titolo di merito per l’accesso al CFVA;
  • .Il riconoscimento per il personale del CFVA di un’area di contrattazione specifica;
  • Il recepimento del D.Lgs 81/08 in materia salute e sicurezza sul lavoro, con l’istituzione del Servizio per la Salute dei Lavoratori nell’ambito della Direzione del CFVA;
  • Mantenimento della dotazione organica complessiva con l’attivazione di procedure automatiche per l’accesso dall’esterno mediante concorso pubblico.
  1. Rinnovo contrattuale

Il contratto collettivo regionale è scaduto nell’anno 2009.

Da allora, a causa dei numerosi blocchi contrattuali imposti dai Governi nazionali, non è stato possibile disciplinare il rapporto di lavoro del personale dipendente dell’amministrazione regionale e del CFVA. Ora si è aperto uno spiraglio, con la recente sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità del blocco dei contratti.

Per poter procedere ad una nuova stagione contrattuale occorre però chiudere la trattativa contrattuale in corso, relativamente al periodo 2010-2013, quadriennio giuridico e non economico per via del blocco dei contratti.

Una coda contrattuale nella quale sono stati trattati diversi istituti centrata, per quanto attiene la nostra sigla, sulle progressioni professionali orizzontali giuridiche del CFVA.

Tutto il comparto regione ha fruito di questo sacrosanto diritto.

E’ rimasti esclusa, nel totale disinteresse dell’amministrazione, soltanto una parte del personale del Corpo Forestale. Reiterando quanto vissuto in occasione delle progressioni verticali.

Rapporti con l’amministrazione

Tutte le nostre richieste di concertazione vengono respinte per poi attivare inusuali procedure di selezione o inspiegabili provvedimenti personali. Non si conoscono le motivazioni che inducono i trasferimenti del personale, non c’è condivisione e, conseguentemente, non è possibile per noi discutere o anche, più semplicemente, condividere le scelte dell’amministrazione.

Si procede con trasferimenti d’ufficio e interpretazioni originali degli istituti contrattuali. Da anni stiamo chiedendo un accordo in materia di mobilità del personale che renda possibile un riequilibrio delle forze in campo in quanto ci troviamo con strutture carenti in termini di personale idoneo al servizio ed altre con esuberi, età avanzata ecc.

Lamentiamo l’eccessiva burocratizzazione della struttura. Si ha l’impressione di essere alle dipendenze di un direttore immobilizzato dai suoi diretti collaboratori, proprio da quelli che dovrebbero agevolarne l’azione. Un’organizzazione periferica di tipo feudale, con a capo funzionari che non seguono una linea, ma procedono indipendenti gli uni dagli altri.

Assenza di un progetto di riordino sul quale discutere e scarsa autonomia.

Una situazione divenuta oramai insostenibile che, in un periodo in cui l’opinione pubblica segue con attenzione il nostro lavoro, intendiamo porre all’attenzione di tutti per le seguenti finalità:

  • per la salvaguardia delle funzioni del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale,
  • per il rispetto dei lavoratori e la tutela dei loro diritti,
  • per il rispetto delle relazioni e delle prerogative sindacali,
  • per l’apertura di un vero tavolo di confronto sulla Riforma della legge istitutiva del Corpo Forestale,
  • contro la violazione delle norme contrattuali in materia di progressione professionale giuridica, orario di lavoro, straordinario, reperibilità,
  • contro le iniziative unilaterali della Direzione generale del Corpo Forestale e di V.A. In materia di trasferimenti, mobilità, valutazioni del personale e provvedimenti disciplinari,
  • per la chiusura della contrattazione collettiva giuridica relativa agli anni 2010-2013 con il recepimento delle istanze dei lavoratori,
  • per l’apertura e il finanziamento del rinnovo contrattuale dell’intero comparto dopo la sentenza di sblocco dei contratti sancita dalla Corte Costituzionale.