Il SAF riunito in assemblea proclama lo stato di agitazione e una giornata di sciopero per il 13 agosto. L’appello ai colleghi non iscritti e le altre organizzazioni sindacali del CFVA: “unitevi alla nostra protesta”

L’assemblea degli iscritti al SAF teutasi a Cagliari nella sala congressi del centro di formazione professionale della Regione,  il 23 luglio scorso, valutata la grave situazione contrattuale, giuridica e gestionale del CFVA ha deciso di proclamare lo stato di agitazione ad iniziare con una giornata di sciopero per il 13 agosto prossimo.

Il personale del CFVA, oltre al blocco dei contratti che hanno dovuto subire tutti i dipendenti pubblici (dichiarato illegittimo nelle scorse settimane dalla Corte Costituzionale) ha subito una serie di pesanti limitazioni in termini di progressioni e avanzamenti di carriera, anche rispetto ai restanti dipendenti dell’amministrazione regionale.

Una situazione divenuta da tempo insostenibile che ha finora trovato, nonostante tante belle parole e dichiarazioni di intenti, l’indifferenza di politica e amministrazione. La nostra assemblea ha individuato la necessità di una risposta immediata da dare ai lavoratori del CFVA attraverso il riconoscimento di alcuni istituti contrattuali che non hanno costi economici ed una riforma che tenga conto dei necessari riconoscimenti giuridici ed economici del personale.

A) Chiusura del contratto “giuridico” senza alcun aumento di spese per l’amministrazione regionale:

  1. – le progressioni dei colleghi che sono stati finora esclusi
  2. – la banca delle ore che consenta il recupero, con maggiore flessibilità, dello straordinario svolto obbligatoriamente per esigenze di servizio ma non pagato per mancanza di risorse
  3. – il ricalcolo della indennità di reperibilità non a ore ma a giornata
  4. – L’adeguamento del servizio mensa (buoni pasto) alle reali esigenze di servizio

 B) La riforma della legge “26” che contenga i riconoscimenti  giuridici e contrattuali specifici per il CFVA, così come avviene per le forze di polizia ma anche per il personale di regioni e provincie autonome anche con una specifica indennità di PS. Una riforma che deve quindi contenere, oltre alle norme che regolano la nostra istituzione e le sue competenze il riconoscimento anche contrattuale della nostra specificità, dei rischi, le responsabilità ed i doveri specifici di chi deve indossare una divisa e svolgere compiti di pubblica sicurezza con addosso un arma.

Chiediamo pertanto che, tutti i colleghi e le altre organizzazioni sindacali rappresentative del personale CFVA che condividono questi principi, che credono nella specificità e nell’importanza del nostro ruolo all’interno della Regione Sarda, si uniscano alla nostra iniziativa di protesta.