Il Primo luglio si è svolta a cagliari l’assemblea del personale CFVA: quasi cinquecento colleghi venuti anche con i pulman da tutta la Sardegna.

435

Si è svolta il primo luglio 2016 a Cagliari nella sala conferenze del centro di formazione professionale della Regione, l’assemblea generale del personale CFVA proclamata, per la prima volta unitariamente, da tutti i sindacati del Comparto. Un fatto storico a cui hanno partecipato quasi cinquecento forestali (molti dovuti restare fuori dalla sala per questioni di spazio) che finora non si era mai verificato e che non potrà essere sottovalutato dall’amministrazione regionale.

Fra i principali argomenti all’ordine del giorno la riforma della legge 26 istitutiva del CFVA della quale, nonostante gli annunci dell’assessore della difesa dell’ambiente ed il vero e proprio terremoto che ha spazzato via il corpo forestale dello stato, non si sa nulla. Si è parlato inoltre di rinnovo di contratto, di progressioni degli esclusi, la nuova classificazione del personale, l’individuazione delle prospettive di carriera e sicurezza del personale.

L’assemblea, alla quale hanno partecipato la stragrande maggioranza dei lavoratori, è stato un importante momento di confronto fra le organizzazioni sindacali ed i loro iscritti ed è servita per programmare le future azioni di lotta, richieste all’unanimità e con determinazione dai lavoratori del Corpo Forestale. Con la grande partecipazione è stato raggiunto l’obiettivo comune di tutte le organizzazioni sindacali: quello di dare un segnale forte all’amministrazione che troppo spesso non ascolta o fa solo finta di occuparsi dei problemi delle richieste e delle esigenze del personale CFVA.

Dure critiche sono giunte sull’operato del Presidente e degli Assessori dell’Ambiente e del Personale, e del Comandante del Corpo Forestale che non hanno saputo tutelare, difendere e riconoscere al personale del Corpo Forestale i giusti riconoscimenti giuridici, economici e previdenziali. A più voci sono state chieste le dimissioni di questi soggetti, colpevoli di aver volutamente abbandonato il Corpo Forestale.

Al Presidente viene chiesto:
di intervenire per contrastare la deriva statalista che tende ad accentrare le competenze e a mettere in discussione persino l’esistenza delle Autonomie Regionali e Provinciali;
di puntare sulla specificità del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, sulla sua competenza territoriale, sulle prestazioni prioritarie che questa struttura offre alla comunità, secondo il principio di sussidiarietà, con la consapevolezza di chi è complementare e differenziato rispetto alla forza di polizia statale che subentrerà al cfs.

Si è deciso di attendere l’esito della prossima riunione con l’Assessore al Personale Demuro e con il Capo Gabinetto del Presidente Pigliaru, (prossimo 5 luglio) nella quale si attendono importanti risposte da parte dell’esecutivo regionale in merito a questioni già discusse e risolte, necessarie a chiudere le code contrattuali pregresse e ad iniziare serenamente la nuova fase contrattuale, prima di iniziare le azioni di lotta che prevedono una nuova assemblea, manifestazioni pubbliche e persino una giornata di sciopero.

Il tutto in piena Campagna antincendio, in un periodo in cui il Corpo Forestale dovrebbe essere impegnato nella difesa del nostro ambiente e dei nostri boschi, non costretto a scendere in piazza per rivendicare i diritti negati.

Servizio giornalistico Videolina

unione sarda 2 luglio 2016